Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, l’accelerazione di Dafne Musolino: prima degli anti-deluchiani

Il divorzio di settembre fu un fulmine a ciel sereno solo per chi aveva finto di non vedere scricchiolii e malumori che, in realtà, si trascinavano dagli ultimi scorci della sindacatura De Luca. Ma Dafne Musolino, col passare delle settimane, ha deciso di andare oltre il semplice addio. La sua è una giravolta completa: da primo colonnello delle truppe deluchiane – impossibile non ricordarla in primissima linea in diverse occasioni, su tutte la dura parentesi della pandemia – ad aspirante leader di un’opposizione che, ad oggi, fatica a trovare punti di riferimento, tanto al Comune di Messina quanto fuori dai palazzi istituzionali. I suoi affondi contro il sindaco Federico Basile e la sua amministrazione – con alcuni ambiti particolarmente nel mirino – sono pressoché quotidiani. E per il suo ritorno, dopo mesi, nei saloni di palazzo Zanca ha scelto un momento preciso: lo “sbarco” nel consiglio comunale di Messina di Totò Cuffaro e della sua Dc, tramite il consigliere Giovanni Caruso. Quel Cuffaro con il quale Cateno De Luca battibecca a distanza da tempo, quella Dc con la quale Matteo Renzi ed il nuovo partito di Dafne, Italia Viva, dialogano più che intensamente. E quello della senatrice Musolino sembra essere, oggi, un manifesto per gli anti-deluchiani. «La democrazia è ascolto ed è esattamente quello che manca all’attuale Amministrazione di Messina – il suo ultimo messaggio ai naviganti –. I miei non sono “attacchi”, come qualcuno vorrebbe far credere, ma rilievi sulle cose che non vanno e che dovrebbero essere corrette, chi fa politica deve avere la capacità di ascolto, altrimenti facesse un’altra cosa più semplice e consona al proprio carattere. Sono la senatrice di Messina e su questo bisogna farsene una ragione, perché continuerò a fare gli interessi della mia città, piaccia o non piaccia. Il passaggio del consigliere Caruso alla formazione di Totò Cuffaro apre una breccia significativa nella maggioranza che governa la città, che ora sarà costretta suo malgrado al dialogo con i cittadini.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia