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Messina, niente aumento dei gettoni per i consiglieri delle municipalità

L’intervento del sindaco di Messina Federico Basile nella prima seduta della quarta Municipalità

Se in queste settimane l’aumento dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali è rimasto in stand-by è solo per un motivo: prima di procedere, l’Amministrazione attendeva un parere dell’assessorato regionale Autonomie locali. Un parere che non riguardava tanto i consiglieri comunali, ma quelli delle Circoscrizioni e i presidenti delle stesse Municipalità. Quel parere è arrivato ieri, firmato dal dirigente del Servizio 1 del dipartimento Autonomie locali, “Indirizzi generali e contenzioso. Enti di vasta area”, Bernardo Santomauro.

Un documento in cui, sostanzialmente, ci si limita a dire che va condiviso in toto l’indirizzo già dato dalla segretaria generale del Comune, Rossana Carrubba: gli aumenti non riguardano le Circoscrizioni. Né i presidenti, né i singoli consiglieri. Un parere che creerà malumori, tanto quanti ne aveva creati la decisione dell’Amministrazione, nell’estate 2022, di tornare sui propri passi rispetto alla primissima decisione di aumentare le indennità dei presidenti di Circoscrizione, così come fatto col sindaco, il vicesindaco e gli assessori. Oggi che si è in procinto di “arricchire” i gettoni dei consiglieri comunali, le porte restano chiuse per gli ex Quartieri. Il principio espresso dalla segretaria generale è semplice: il fatto che quell’aumento non sia mai stato previsto espressamente, a differenza delle altre cariche, rende chiaro che, evidentemente, non era intenzione del legislatore prevederlo. Punto.

«L'automatismo dell’aumento per i presidenti delle Circoscrizione non potrebbe verificarsi, giacché manca la norma primaria che lo consente», ha scritto la segretaria generale Carrubba in un primo parere espresso il 14 settembre. E quasi un mese dopo, nel parere trasmesso ieri a Palazzo Zanca dal dipartimento regionale Autonomie locali, il principio resta immutato: «Richiamata la normativa vigente in materia e preso atto del parere espresso dal segretario comunale, ritenendo lo stesso condivisibile in quanto assolutamente fondato sia nelle premesse che nelle sue conclusioni, si rappresenta che questo Dipartimento condivide il suddetto avviso». Caso chiuso? Forse. Quello politico potrebbe riaprirsi a breve.

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