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Messina, sotterrata (o quasi) l’ascia di “guerra” elettorale

I rapporti incrinati un anno fa dopo gli attacchi di De Luca sembrano un ricordo

«C’è un tempo per tutto», diceva Marcello Scurria a luglio di un anno fa, quando lasciava la sua “creatura”, Arismè. Apparentemente senza polemiche, in realtà in rottura con l’ex sindaco Cateno De Luca, che da allora non ha mai più parlato di Scurria (e forse nemmeno “con” Scurria). «Sono amareggiata e delusa, non mi aspettavo questo tradimento dalla città. Faccio in un bocca al lupo ai nuovi parlamentari messinesi e ai messinesi che, a questo punto, si faranno rappresentare da altri», si sfogava, invece, Matilde Siracusano a settembre, eletta sì deputata, ma non nel collegio di Messina, al culmine di due campagne elettorali condite dai duri attacchi dei deluchiani.
Rivedere entrambi, ieri, a Palazzo Zanca, al fianco dell’amministrazione Basile, fa pensare che è vero, c’è un tempo per tutto. E che questo, probabilmente, è il tempo per sotterrare definitivamente l’ascia di guerra. «Oggi sono qui con un altro ruolo – ha spiegato ieri Scurria – ed è grazie all’on. Siracusano, la quale aveva capito che si era creata una situazione d’impasse, e non dico altro. È chiaro che affrontare la questione con i poteri speciali è diverso dal farlo con poteri ordinari. Si può dire che con l’agenzia abbiamo fatto miracoli. Oggi, però, voglio ringraziare il sindaco e l’Amministrazione perché, di fatto, abbiamo sempre lavorato insieme».
Qualche sassolino Matilde Siracusano, seppur con stile, se l’è tolto: «La sinergia c’è e c’è sempre stata, solo che in campagna elettorale fu rinnegata. Ma quel che importa è l’esigenza di fare un lavoro di squadra. Il risanamento non può essere terreno di scontro politico».

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