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I-Hub dello Stretto, aggiudicati i lavori per la demolizione

I primi cantieri al via a giugno. Quattro mesi per potere abbattere il Mercato Ittico e i Magazzini Generali

Al centro il Mercato Ittico e a destra i Magazzini Generali

Manca sempre meno all’avvio dei lavori di demolizione di due delle tre costruzioni “fantasma” che dominano l’area portuale. Sulle macerie dell’ex Silos Granai, del Mercato Ittico e dei Magazzini Generali, dovrebbe nascere l’I-hub, l’incubatore per aziende digitali soprattutto del settore pubblico.
Ieri a Palazzo Zanca è stata individuata l’azienda che si dovrà occupare della demolizione di due di quelle strutture, i Mercati Generali e Mercato Ittico.
Ad aggiudicarsi l’appalto è stato il Consorzio stabile Real Italy scarl di Vicenza che ha proposto un ribasso del 35,792% su una base d’asta di 1.184.244 euro. I tempi della realizzazione sono molto stretti perché dovrebbe essere tutto finito in quattro mesi.
A fine giugno, dopo le verifiche di legge e la firma del contratto potranno partire i lavori che proseguiranno per tutta l’estate, terminando, se non ci saranno intoppi, a novembre. Cioè appena in tempo per la rendicontazione che deve avvenire tassativamente entro la fine dell’anno. Il finanziamento della demolizione ( il cui progetto è stato realizzato dall’ingegnere Francesco Triolo) dell’area portuale, prima, e della costruzione dell’I-Hub dopo, era, in origine, molto ricco: 71 milioni di euro. 18,9 milioni di questi finanziamenti, facevano parte della dotazione del Pon Metro 2014-20 e che dovevano essere spesi, appunto, entro il 2023. Ma alla luce dei tempi dilatati per la realizzazione della prima parte del progetto, il direttore generale Salvo Puccio e la giunta hanno deciso di tagliare l’intervento a 2,5 milioni, concentrandosi sulla demolizione di sole due strutture per evitare di non arrivare a finire per tempo. I restanti fondi sono stati invece spostati su altre iniziative, anch’esse da poter esser completate sempre entro l’anno ( manutenzione strade e messa in sicurezza del piazzale Atm) . Per la demolizione della terza struttura, la più grande cioè il Silos Granai, potranno essere utilizzati altri fondi, per esempio, quelli del Pn Metro Plus, i cui tempi di spesa, sono molto più morbidi.

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