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Crisi d’Aula a Messina, lunedì notte il voto

Convocato il Consiglio comunale per il 29 maggio per le elezioni del presidente

Maurizio Croce e Nello Pergolizzi con Emilio Pintaldi

Adesso c’è un appuntamento, quello che dovrebbe rompere l’equilibro e risolvere la crisi che prosegue da un mese. Il presidente vicario uscente Nello Pergolizzi ha convocato la seduta per la elezione dell’ufficio di presidenza per lunedì sera alle 19. Ma è anche andato oltre, perché all’ordine del giorno ci sono anche la discussione del bilancio di previsione e quella della Tari.
Un’accelerazione, per qualcuno anche ai limiti delle sue funzioni, che però conferma la volontà di chi sostiene Basile di uscire dal guado entro la fine del mese. Il 31 maggio non è solo una data “simbolica” ma anche una scadenza ben precisa. Infatti, ad oggi, è fissata per mercoledì prossimo la data ultima entro cui approvare il preventivo del 2023-25 e le tariffe Tari, pena, in un caso, l’arrivo di un commissario (ma non sarebbe la prima volta) e, nell’altro caso, la conferma delle tariffe e del piano economico dei rifiuti dello scorso anno che, alla luce dell’aumento dei costi di quest’anno, creerebbe un “buco” di almeno 6 milioni di euro. «Abbiamo a cuore le sorti della città – ha commentato Pergolizzi – e per questo abbiamo fatto questo tipo di ordine del giorno. Chi non è d’accordo a rispettare le scadenze faccia un passo avanti. Noi vogliamo riuscirci».
Sabato sera, invece, è prevista la surroga di Alessandro De Leo con Giuseppe Schepis che entrerà in Consiglio Comunale, lasciando la scomoda posizione di “primo dei non eletti”. Con il plenum dell’Aula sarà possibile, lunedì sera, passare alla votazione per il nuovo presidente. Una collocazione in pieno spoglio delle elezioni amministrative, in particolare, di quelle di Taormina. Un appuntamento politico che rappresenta l’ennesimo “spartiacque” per Cateno De Luca che dalle elezioni trova sempre modo di darsi slancio. I due gruppi che fanno riferimento a lui, non hanno accelerato i tempi della votazione per la presidenza proprio per non creare scorie politiche sul delicato voto di Taormina, ma evidentemente, da lunedì sera, tutto torna “praticabile”.

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