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Crisi finanziaria e fondi per i servizi sociali: Messina "gioca" una partita su più tavoli

Ieri il sindaco Basile ha fatto parte della delegazione Anci Sicilia che ha incontrato il presidente dell’Ars

Un incontro dalle tante sfaccettature, quello che ieri a Palermo ha visto tra i protagonisti anche il sindaco di Messina Federico Basile. Una delegazione dell’Anci Sicilia, l’Associazione nazionale dei Comuni, ha avuto, infatti, un confronto con il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.

Un faccia a faccia fortemente voluto dai sindaci siciliani, che vogliono risposte chiare sulle criticità finanziarie e organizzative degli enti locali e intendo aprire un canale di dialogo costante tra l’Assemblea regionale siciliana, le Città metropolitane e i Comuni dell’Isola. «Il percorso che vorremmo intraprendere con l'Anci è di assoluta collaborazione», ha assicurato Galvagno.

E nell’occasione, si è deciso di avviare le procedure per l’istituzione del Consiglio delle autonomie locali coinvolgendo da subito i Comuni affinché possano dare attuazione alle leggi approvate dal Parlamento regionale. Si è fatto riferimento ancche «all’importanza di un quadro normativo che fornisca, nel tempo, certezze finanziarie agli enti locali e sappia dare dignità istituzionale ai sindaci e agli amministratori che oggi subiscono, rispetto al resto d’Italia, pesanti discriminazioni». All’incontro, insieme con il presidente e il segretario dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, erano presenti anche i sindaci di Palermo, Roberto Lagalla, di Messina, Federico Basile e, per i Comuni più piccoli, di Contessa Entellina, Leonardo Spera.

Messina ieri ha scoperto di non poter contare sulle risorse aggiuntive al Fondo di solidarietà comunale, per il sostegno dei servizi sociali. Le risorse, come indicato da “Focus Sicilia”, sono state ripartite con decreto lo scorso 8 agosto dal precedente governo guidato da Mario Draghi per un totale di 44 milioni di euro per il solo 2022. E di questi fondi, 33 milioni e 567 mila euro sono stati indirizzati verso i Comuni siciliani. Finanziamenti preziosi per il miglioramento di alcuni tra i prioritari servizi sociali, degli asili nido e del trasporto degli studenti con disabilità. Il riparto delle somme a disposizione «vede una distribuzione delle stesse calcolato su criteri già utilizzati per i Comuni delle Regioni a statuto ordinario nell’anno 2021, e con al centro i questionari dei “fabbisogni standard” che ogni ente locale, anche siciliano, è chiamato a compilare.

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