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Authority e Comune di Messina a braccetto. Ma sulla Rada le idee sono diverse

Il presidente Mario Mega ha lanciato l’idea di una condivisione del futuro dell’affaccio a mare

Il lungomare di Reggio Calabria è un esempio di cosa vorrebbe che si realizzasse fra Boccetta e Annunziata

Anche l’idea è condivisa. Creare un percorso partecipato per disegnare il futuro dell’affaccio a mare della città è un tema che è già sul tavolo delle istituzioni messinesi da qualche settimana. L’Autorità di sistema dello Stretto ha aperto le “trattative” per progettare cosa ne sarà del chilometro e mezzo di waterfront che va dalla foce del Boccetta a quella dell’Annunziata. Vuole condividere le scelte con gli altri portatori d’interesse della città per non imporre una visione economico-urbanistica che sia decontestualizzata rispetto a tutto quello che avviene alle spalle dell’affaccio a mare. Il primo interlocutore, non a caso, è stato il Comune che ha sposato l’idea della creazione di un laboratorio di progettazione ma al quale porterà anche una lettura diversa da quella finora immaginata dalla stessa Authority. «Già ci sono state delle riunioni fra il presidente Mario Mega, il sindaco De Luca, l’assessore Musolino e me – dice il responsabile dei Lavori pubblici di Palazzo Zanca Salvatore Mondello – e troviamo che sia una metodologia assolutamente condivisibile. Siamo convinto che Messina non debba accontentarsi ma avere grandi sogni per quella are così preziosa».

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