“Anomalie, discrasie, incongruenza”, ma anche anche difficoltà interpretative, hanno indotto la segretaria generale Maria Natoli Scialli, a sospendere e revocare i bandi dei concorsi pubblici per titoli ed esami indetti dal Comune per i 18 posti disponibili, di cui il 30 % era stato riservato per la progressione interna di carriera del personale di ruolo. Alla scadenza del 23 febbraio avevano presentato domanda di partecipazione, quasi un migliaio di candidati. L'input per verificare la correttezza dei bandi era stato dato alla segretaria generale da una direttiva dell'Amministrazione, firmata dal sindaco Pinuccio Calabrò e dall'assessore al personale Santi Calderone a seguito delle segnalazioni e dei rilievi dei sindacati che avevano inviato lettere e da ultimo, il 14 gennaio, avevano partecipato ad un incontro per esaminare le procedure.
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