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Ponte sullo Stretto, il ministro Provenzano: "Prima rafforzare tutto il resto"

«Nel corso del decenni, purtroppo, il ponte sullo Stretto di Messina è stata una grandissima arma di distrazione di massa per non parlare dei problemi generali del Mezzogiorno. Molto spesso si è detto che il piano choc per il Mezzogiorno coincide con il ponte sullo Stretto, ecco io non penso questo».

A dirlo il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, intervenendo in collegamento con il talk 'Scirocco' in onda su Rtp rispondendo a un domanda sul ponte.

«Sul ponte - ha aggiunto - non ho una posizione ideologica, penso che abbia un senso se inserito in un disegno strategico che riguarda soprattutto la sua dimensione ferroviaria, certamente quello che non possiamo accettare è quello che hanno visto i cittadini di Messina e i siciliani nel corso di tutti questi decenni cioè non hanno visto il ponte, nonostante gli sprechi che si sono determinati su questo tema, ma non hanno visto nemmeno il resto. Penso - ha continuato il ministro - che la priorità sia rafforzare tutto il resto, in questo quadro si può tornare a discutere del ponte con una seria analisi di costi benefici come si fa in questi casi, ma è il disegno strategico su tutto il resto che è mancato e che forse è la priorità anche nella vita dei cittadini, in questo momento, prima di arrivare a parlare di un progetto che vedremo chissà tra quanti anni, c'è un tema di collegamenti, di costi, credo che insieme alla regione dovremmo concentrarci dovremmo lavorare su questo tema che è quello che migliora la qualità della vita delle persone».

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