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Comune in dissesto, Milazzo chiede aiuto al governo

Le scadenze incombono e i ritardi si accumulano. A Palazzo dell'Aquila l'aspetto burocratico sembra aver ormai preso il sopravvento su quello politico e l'azione amministrativa appare sempre più paralizzata.

Per cercare di uscire dall'impasse Amministrazione comunale, Commissione di liquidazione e collegio dei revisori dei conti hanno deciso di inviare un documento congiunto al ministero dell'Interno, alla presidenza del consiglio dei ministri, al prefetto, all'assessorato alle autonomie locali e alla Corte dei conti per rappresentare «la gravissima situazione finanziaria ed organizzativa in cui versa il Comune di Milazzo» facendo appello a tutte le istituzioni destinatarie della missiva di intervenire per «concorrere in attuazione del principio di leale collaborazione, all'individuazione di soluzioni in grado di assicurare il funzionamento dell'Ente, ma anche di tener conto della paradossale situazione venutasi a creare a tutto danno del buon andamento dell'azione amministrativa».

Un documento “forte”, quasi da “ultima spiaggia” quello firmato dal sindaco Formica, dal segretario generale Riva, dal presidente del collegio dei revisori dei conti, Ginevra e dai tre commissari dell'Osl (Pitrola, Leopardi e Caccamo). La premessa riguarda sia la dichiarazione di dissesto, sia l'organizzazione vera e propria del Comune «che - si legge - nel 2015 all'atto dell'insediamento dell'Amministrazione versava on uno stato di grave arretratezza, mancando anche della necessaria, indispensabile informatizzazione, con pesanti ricadute negative anche sul fronte della ricostruzione di dati e documenti».

L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.

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