Un ultimatum al Cas per una corretta gestione delle autostrade: un mese di tempo altrimenti via la concessione. E' quanto annunciato in visita a Messina nella sede della capitaneria di porto, dal ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Il ministro ha esordito parlando delle condizioni vergognose della A18 Messina-Catania: "La frana di Letojanni dopo 4 anni è ancora la, sono state fatte varie ispezioni sulla gestione del Cas e abbiamo appurato che ci sono 541 inadempimenti per standard di sicurezza non coerenti con le norme. Non è una coincidenza il cambio di governance, tra un mese li aspetto a Roma, per fare il punto sulle manutenzioni del manto e sui viadotti. Il tempo è scaduto - ha detto Toninelli - e se tra un mese non ci daranno risposte la concessione non potrà andare avanti. Serve anche - ha concluso su questo punto - che la Regione faccia la sua parte".
Toninelli è intervenuto anche sul futuro dell'Autorità portuale dello Stretto: "È stata una grande conquista per il territorio raggiunta anche grazie alla spinta della deputazione 5 Stelle. A fine marzo valuteremo le candidature e nelle prossime settimane nomineremo il nuovo presidente. Il ricorso calabrese non può stoppare l'iter, la procedura va avanti e sceglieremo il profilo migliore".
Le bocche al momento rimangono cucite: "Non mi appassionano - ha concluso Toninelli - ne i nomi, né la provenienza, sceglieremo la figura più capace, in grado di far funzionare l'Autorità dello Stretto e darle centralità nella portualità nazionale".
"La XVI Autorità dello Stretto esiste. Abbiamo sbloccato due porti, Messina merita di essere al centro di un’Autorità di Sistema portuale per il rilancio di un porto strategico e importante per il Paese". Toninelli ha quindi aperto all’ipotesi di un inserimento della Sicilia nella cosiddetta nuova via della seta. "Non escludiamo nulla. Siamo qua a creare condizioni perchè si possa investire, ma chiunque lo vorrà fare deve avere l’interesse pubblico. Guadagnare ma non a discapito dei siciliani. Come quelli che vogliono acquistare quote dell’aeroporto di Catania. Vogliamo fare sistema tra porti ed aeroporti".
«Come si fa a parlare di Ponte sullo Stretto quando poi non ci si può muovere all’interno dell’isola. Prima risolviamo i problemi in Sicilia poi eventualmente parliamo di Ponte che penso oggi interessi ben poco i siciliani che non si possono spostare». Ha aggiunto Toninelli. «Sono tornati - ha aggiunto - gli investimenti in Sicilia nell’ambito delle Ferrovie e autostrade, il fatto che io venga costantemente significa che Rfi e Anas si sentano il fiato sul collo, non ho mai visto tanti cantieri in Sicilia».
«Non intendo polemizzare con il governo nazionale. Lasciateci lavorare in silenzio e in santa pace». Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, rispondendo ai giornalisti che chiedevano un commento alle parole del ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, che oggi ha bacchettato il Cas e la Regione per la gestione «fallimentare» delle infrastrutture stradali.
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