Taormina Arte diventa un caso politico. E anche un nuovo banco di prova per tastare i rapporti di forza tra il sindaco Cateno De Luca ed il consiglio comunale. Il tema è questo: l'Amministrazione vuole che il Comune esca dalla Fondazione Taormina Arte. E per far questo ha proposto una delibera al Consiglio. Ieri si è svolta la terza seduta sull'argomento.
Nella prima occasione, sembrava potesse consumarsi un “blitz” dell'Aula: tutto lasciava pensare che si andasse verso una bocciatura da parte del Consiglio, si stava anzi per votare, poi il black-out elettrico che ha lasciato al buio la città per circa un'ora ha “salvato” De Luca dalla sconfitta politica. Tant'è che nella seconda seduta, il sindaco si è presentato in prima persona, chiedendo all'Aula di prendere tempo. E l'Aula ha detto sì, rinviando la discussione.
Ieri sera la terza puntata, anticipata, in mattinata, da un preambolo in commissione. È apparso chiaro che tra i consiglieri regna l'incertezza sul da farsi, tant'è che alla fine, dopo meno di un'ora di dibattito, è caduto il numero legale.
In questo momento il “borsino” di Palazzo Zanca suggerisce che, probabilmente, alla conta vincerebbe il no alla fuoriuscita da “Taormina Arte”. E sarebbe, in questo caso, il primo vero no del Consiglio ad una proposta dell'amministrazione De Luca. Ma, appunto, si continua a prendere tempo.
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