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Comune di Messina, per l'avvocato Russo "è rischio dissesto"

Antonella Russo

«Il Comune di Messina è già al dissesto, bisognerà prima o poi prenderne atto». L’avvocato Antonella Russo, già capogruppo del Pd durante il precedente mandato e rieletta in Consiglio, ha letto e riletto la recentissima sentenza della Consulta, che dichiara incostituzionale il comma 714 dell’art. 1 della legge di stabilità 2016. E avendo dedicato gran parte della sua attività consiliare proprio alle questioni legate ai bilanci e alle politiche economico-finanziarie dell’ente locale, la Russo è convinta che tale sentenza «deve far molto riflettere l’Amministrazione comunale, sia per le pesanti motivazioni sottese a questa decisione, sia in relazione all’imminente approvazione del bilancio di previsione 2019-2021».

Ed ecco il punto di vista che la consigliera intende porre all’ordine del giorno dei lavori d’Aula fin dall’inizio della prossima settimana, vista l’urgenza del tema e la gravità del momento per il Comune e per l’intera città. «La scelta dell’amministrazione Accorinti di ripianare in 30 anni il disavanzo di circa 100 milioni di euro, conseguente al riaccertamento straordinario dei residui dal 2016 in poi, si è rivelata infausta – afferma l’avvocato Russo –, perché, come evidenziato dalla Corte Costituzionale, si è così deciso di sottrarre gli amministratori locali al vaglio della loro responsabilità politica, è stato violato il dovere di solidarietà nei confronti delle nuove generazioni, facendo gravare su di loro debiti e disavanzi in modo sproporzionato, è stata limitata la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, ed è stato pregiudicato il tempestivo adempimento degli impegni assunti con i creditori».

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