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Via libera all’istituzione di tutti i parchi archeologici siciliani

Il presidente della Regione Nello Musumeci

Riunito a Palermo, il Consiglio regionale dei Beni culturali, presieduto dall’assessore Sebastiano Tusa su delega del presidente Musumeci, ha espresso all’unanimità parere favorevole alla proposta di completare la formazione di tutti i parchi archeologici previsti dalla legge regionale 20 del 2000.

In conformità al parere del Consiglio, nei prossimi giorni l'assessore Tusa firmerà i decreti di istituzione dei 15 parchi mancanti alla completa attuazione della legge: Parco di Catania, di Leontini, di Lilibeo-Marsala, delle isole Eolie, di Himera, di Solunto, di Monte Jato, di Camarina, di Cava D’Ispica, della Valle dell’Aci, di Morgantina, di Eloro-Villa del Tellaro, di Siracusa, di Gela e di Tindari.

Il Parco di Pantelleria, già reinserito nel sistema dei parchi regionali nello scorso settembre, si aggiungerà agli altri. «Si tratta - afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - di un passaggio storico per i beni culturali dell’Isola. Un traguardo che porta in dote enormi potenzialità per i nostri flussi turistici e che ci spinge a continuare su questa strada. Ed è per questo che, in un emendamento al collegato della legge finanziaria, prevediamo di destinare il 20 per cento delle entrate complessive dei parchi a quelli minori che hanno una insufficiente dotazione economica». Il Consiglio regionale ha, inoltre, ratificato l’istituzione del Parco archeologico di Segesta e di Piazza Armerina e ha condiviso la proposta di accorpamento dei parchi di minore dimensione a cui si darà corso con provvedimenti successivi.

«Ringrazio il presidente Musumeci - dice Tusa - per avermi concesso piena fiducia nella conduzione di questo percorso e un particolare ringraziamento va a tutti i componenti del Consiglio regionale e al dirigente generale Alessandro per l’apporto di competenza e di passione che ha assicurato ai lavori. Sarà mia cura guidare un itinerario di pieno coinvolgimento dei governi del territorio, delle popolazioni locali, dell’associazionismo e della comunità scientifica, intorno al sistema parchi della nostra regione che ambisce a svolgere un ruolo da protagonista nel contesto del patrimonio culturale nazionale».

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