«Ci hanno lasciati soli ma noi andiamo avanti lo stesso». Si dice “tradito” dalle promesse e dagli impegni non mantenuti del ministro Salvini e dell’altro vicepremier Di Maio, alza più volte il tono della voce, si scontra con gli ospiti in studio, Antonello Marziale e lo scrittore siciliano Pietrangelo Buttafuoco.
È un drago che sputa fiamme il sindaco Cateno De Luca, co-protagonista, assieme ai baraccati di Fondo Fucile (un set ormai consueto per i reportage di tutte le tv del mondo), della puntata andata in onda ieri di “Storie Italiane”, la trasmissione della mattina di Raiuno, condotta da Eleonora Daniele e con inviato speciale il giornalista messinese Maurizio Licordari.
È stato in realtà un ritorno sul “luogo del delitto”. Nel settembre 2018, infatti, De Luca fu invitato a Roma per parlare proprio delle baraccopoli messinesi e lì annunciò le sue ordinanze choc, che avevano previsto lo sgombero di oltre duemila costruzioni fatiscenti entro il 31 ottobre e la loro demolizione entro il 31 dicembre.
Le telecamere della Rai sono tornate a chiedere conto e ragione dell’impegno disatteso, dando voce proprio ad alcune famiglie di Fondo Fucile che, tra il disperato e il rassegnato, hanno fatto sapere a tutta Italia che loro sono «ancora qui, lo vedete, tra topi, scarafacci e fogne e sotto i tetti d’amianto».
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