Un Natale di speranza per gli ex autisti di Atm? Potrebbe proprio essere così. Dalla riunione della scorsa settimana con i vertici dell’azienda, la Giunta e i sindacati è emersa la percorribilità della soluzione di reimpiego abbozzata in un recente ordine del giorno del consiglio comunale a corollario del Salva Messina.
È emersa unità di intenti fra tutte le sigle sindacali, confederali e di categoria (di questi tempi non è cosa da poco), che lascia ben sperare sull’esito dell’operazione che potrebbe andare in porto già a gennaio.
Il calvario di questa quarantina di autisti a tempo determinato inizia a ferragosto quando svolgono il loro ultimo giorno di lavoro, dopo poco meno di due anni di utilizzo attraverso un contratto di lavoro somministrato. Il rinnovo del plus di conducenti, nonostante il contratto da oltre 2 milioni firmato a fine maggio, è stato congelato dal nuovo management, quello arrivato in via La Farina dopo l’elezione di Cateno De Luca.
Le condizioni economiche dell’ente, emerse in autunno ed esplose fino alla dichiarazione della messa in liquidazione, hanno posticipato fino ad ora il tema principe. Ma è sorto il quesito: come impiegare tutti i bus arrivati in questi anni, da ultimi i 13 elettrici, se non c’è chi li guidi?
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