Ancora una seduta di Consiglio comunale, ancora un “lascia passare” per le delibere attuative del “salva Messina”.
Ad eccezione del Movimento 5 Stelle che si è astenuto in blocco, il resto dell’aula ha detto sì alla costituzione e al contratto di servizio della Messina Social City, la nuova azienda speciale che gestirà i servizi sociali, e alla modifica dello statuto dell’Amam, società che invece si occupa dell'erogazione idrica.
Bocciati gli emendamenti a firma dei consiglieri del Pd Felice Calabrò e Antonella Russo che chiedevano, in ossequio ai principi generali della legge Madia, la nomina di un amministratore unico, anzichè di un Consiglio di Amministrazione.
Approvato, invece, l'emendamento a firma di Calabrò che inseriva l'accoglienza dei migranti tra i settori di competenza della Messina Social City.
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