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Messina, la musica per sopravvivere. Il “Concerto per la Pace” con la Kharkiv Chamber Orchestra

Le strumentiste ucraine ospiti in città raccontano il dramma del conflitto in patria e le loro difficoltà: «siamo tutte scappate in Italia per suonare

«La guerra è iniziata quasi un anno e mezzo fa e tutte le donne della nostra orchestra sono scappate dall’Ucraina in Italia per suonare concerti da camera in supporto all’Ucraina per la pace e raccontare la guerra attraverso la musica». Valentina è una giovane musicista di 34 anni, suona la viola in un’orchestra di donne provenienti dall’Ucraina che gira l’Italia per parlare di pace attraverso la musica. Di recente l’orchestra si è esibita al Giardino Corallo nell’ambito del “Concerto per la Pace” diretto dal maestro Orazio Baronello, che ogni anno dedica un evento particolare a Messina. Quest’anno ha diretto la Kharkiv Chamber Orchestra, ensemble musicale femminile di Kharkiv una delle città dell’Ucraina più martoriate dai bombardamenti. Si trova a circa 50 chilometri dal confine con la Russia.

«Siamo qui in Italia - spiega Valentina - per fare diversi concerti, gli ucraini fuggiti dal paese che vengono ad assistere ai concerti possono sentire il supporto all’Ucraina anche attraverso la musica. Oltre a Mozart ed altri artisti famosi, suoniamo musica ucraina, come ad esempio le musiche del più famoso compositore ucraino Myroslav Skoryk, Schevchenko e altri». Parla della sua famiglia rimasta in Ucraina sotto le bombe, «la mia famiglia si trova ancora a Kharkiv. È molto triste perché la città viene praticamente bombardata quotidianamente a causa della sua vicinanza con il confine russo, ad appena 50 chilometri, quindi possono bombardare direttamente dal territorio russo. Molte case, scuole e teatri sono stati distrutti dai bombardamenti, siamo molto preoccupati per i nostri familiari che non riescono a scappare. In particolare gli uomini non possono lasciare l’Ucraina, restano per proteggere il nostro paese. Ci piace molto l’Italia, in particolare la Sicilia e siamo molto grati al Governo italiano per tutto l’aiuto che ci dà e l’opportunità di continuare a suonare e supportare il nostro paese con i nostri mezzi».

L’idea di un concerto che parla di pace è del maestro Baronello, musicista attento e sensibile a questi temi: «Da Messina è sempre partito un messaggio di pace e di solidarietà - spiega -, viviamo in una situazione di serenità mentre loro non possono dare nemmeno un tozzo di pane ai figli. Già l’anno scorso ho diretto questa orchestra e mi sono trovato bene dal punto di vista professionale, sono ragazzi formati in accademie e conservatori, sono bravissimi, quest’anno dovevano andare a Taormina per la rappresentazione della Tosca ed ho pensato ad un concerto anche a Messina. Ovviamente per questi artisti non è facile, per fare musica bisogna emozionarsi ed emozionare, loro evadono dal pensiero della guerra facendo musica ma non so se ci riescono al cento per cento perché il pensiero della famiglia in Ucraina non li abbandona mai». Molto gradito il programma dello spettacolo, presentato da Antonella Romeo, che ha proposto musiche di Mozart, Ennio Morricone, Pietro Mascagni, Jules Massenet e Verdi.

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