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Messina RestArts, De Luca canta live il suo primo album: "Obiettivo Sanremo"

Nell’ultimo show del cartellone estivo di Villa Dante il mattatore è stato lui, il più atteso e il più discusso

Dulcis in fundo... nell’ultimo show del cartellone estivo "Messina Restarts" di Villa Dante il mattatore è stato lui, il più atteso e il più discusso: il sindaco Cateno De Luca che ha cantato anche un pezzo dedicato alla baracche messinesi, la cui demolizione è partita proprio nei giorni scorsi. "Invierò i miei brani al Festival di Sanremo - ha ripetuto - è da sempre uno dei miei sogni più grandi".

La casa del musicista

Sul palco dell’arena Villa Dante, nella sua amata città, non proprio gremita di gente, ha presentato il "primo" disco da cantautore "Stati d’animo": una serata ricca di musica occasione per parlare progetto dell’associazione "La casa del Musicista", presieduta da Luciano Fumia: la realizzazione dell’omonimo progetto di solidarietà a lungo termine per creare uno spazio a Messina da destinare agli amanti della musica con l’obiettivo di promuovere l’attività tra i giovani e supportarli nelle varie fasi della produzione.

Il clarinetto del sindaco

Ad aprire la serata, la banda meccanizzata Brigata Aosta, alla quale dopo l’inno di Mameli, si è aggiunto il clarinetto del sindaco (già studente da giovane del conservatorio Arcangelo Corelli): cover di pezzi celebri come "What a wonderful world" hanno scaldato il pubblico pronto ad ascoltare le canzoni inedite di De Luca poi eseguite live con l’accompagnamento della band "I Peter Pan".

"Stati d'animo" in 12 tracce

"Stati d’animo" è il pezzo principale diviso in tre parti che dà il titolo, inframezza e chiude il disco complessivamente con 12 tracce: "Baracche messinesi", "Pelù", "Mamma all’infinito", "Il papà ideale", "Serena detta la romana", "A modo mio" (che invece ha dato il titolo allo spettacolo), "Papà sei andato via": tutte scritte dallo stesso primo cittadino; infine "L'angelo della nostra vita" e "Diverso" composte insieme con Giovanni Cannata, direttore musicale dello show.

De Luca ha iniziato dal brano "A modo mio", subito dopo "Baracche messinesi": un grido, un allarme, un voler accendere i riflettori su uno dei problemi che ha caratterizzato gli ultimi 50 anni della città dello Stretto in cui nessuno è riuscito a risolvere il fenomeno. Proprio De Luca, con il recente assist dei 100 milioni trovati dal neo ministro Mara Carfagna, ha svoltato la storia: il sindaco ha scritto il brano dedicato ad una persona venuta a mancare nell’aprile scorso a causa dell’amianto presente nelle baraccopoli che coinvolgono circa 8mila persone. Nel testo parla delle terribili condizioni in cui vivono queste famiglie: blatte, topi e quant'altro ma si intravede il futuro del cambiamento nella seconda parte del brano.

E ancora "Diverso" sul tema dell’orientamento sessuale e dell’importanza di convertire tutti al valore della fraternità: "Anche se sono un diverso per la società, metto a frutto tutte le mie facoltà" - ha cantato De Luca con un’interpretazione quasi attoriale del pezzo. "E convertire anche quei campioni dell’imbecillità" - conclude così l’acuto finale. Commosso poi nel pezzo dedicato alla sua mamma dal titolo "Mamma all’infinito" che nel ritornello ripete "Ti voglio bene... non oso pensare alla mia vita senza te... a quanto ti ho trascurata". Insomma un De Luca politico anche nelle canzoni, ma anche "sociale" e romantico: appunto i diversi stati d’animo di un animale politico-mediatico che ha ottenuto visibilità nazionale più volte, e ora non sorprende quasi più in veste di animale da palcoscenico diviso tra clarinetto e voce. Tra gli altri ospiti: il Corelli Brass Ensemble, il clarinettista Antonino Linci Gugliotta con la pianista Maria Gennaro, il comico Denny Napoli. Direzione artistica di Valerio Vella.

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