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Presti lascia Tusa e dona la Fiumara, ma sì Antonio vattene

Lo volete far morire di crepacuore. L’avete deciso nottetempo forse in qualche tavolino segreto. La bellezza che porta consapevolezza, in fondo ha dato sempre fastidio agli affaristi e alla mafia, che qualche anno fa s’interessò pure del restauro delle sue opere, e pretendeva il “pizzo” sull’Arte. Ma sì Antonio, vattene. Non ti meritano. La risonanza mondiale che hai portato in questi borghi altrimenti dimenticati non conta nulla, il tuo continuo donare senza chiedere niente in cambio nemmeno. Ora la solitudine che ti hanno regalato è amara come la terra. L’Atelier sul Mare è chiuso. Le stanze sono deserte, i passi non più si ripetono.

E la storia invece che si ripete. Sembra di rivedere lo scenario giudiziario della Fiumara d’Arte, quando negli anni 90 ti mettesti in testa e in cuore di regalare “di tasca tua” la Bellezza alla Sicilia e al Mondo con il più grande Parco di grandi sculture d’Europa, e finisti sotto processo per... abusivismo edilizio. Ti hanno propinato pure la grande illusione del complesso “Le Rocce” a Taormina. Anche lì avresti donato senza chiedere nulla in cambio, invece è rimasta solo una grande idea strappata per strada giudiziaria dopo l’assegnazione diretta in comodato del 2016. Dopo anni d’oscurantismo e abbandono in uno dei luoghi più belli dell’Isola l’avresti illuminata. Ma sì Antonio, vattene. Il tuo donare senza chiedere mai nulla in cambio ha dato sempre fastidio. Perché la Bellezza è emancipazione, insopportabile per le piccole menti.

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