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L'Autorità portuale di Messina scommette su Giammoro, Villa S.Giovanni e la Zona Falcata

Il presidente dell’Autorita’ portuale si e poi soffermato sull’azione di recupero della Zona falcata, “con l’obiettivo di restituire alla pubblica fruizione alcune aree prima possibile”.

Mario Paolo Mega

Il presidente dell’Autorita’ di sistema portuale dello Stretto Mario Mega ha tracciato il bilancio del 2020. Un anno segnato dall’emergenza Covid, che però “da crisi deve trasformarsi in opportunità”. Elencati i risultati raggiunti, dopo una difficile fase di start-up: dalla creazione di organismi ad hoc per rendere operativi gli scali di Messina, Milazzo, Reggio e Villa San Giovanni, ai progetti sbloccati e alle opere in cantiere, che saranno realizzate grazie “a una programmazione attenta e ad appositi fondi di bilancio, compresi i vecchi avanzi di amministrazione”, ha detto Mega nel corso del webinar svoltosi stamattina.

Si sta scommettendo, tra gli altri, sul pontile di Giammoro, i cui lavori sono in uno stato di avanzamento individuato nel 75% e quindi prossimi a tagliare il traguardo. Tra le opere più ambiziose, un corridoio pedonale a Villa San Giovanni tra la stazione Fs e i singoli punti di approdo, oltre alla costruzione di un nuovo Terminal per i passeggeri. E il presidente dell’Autorita’ portuale si è poi soffermato sull’azione di recupero della Zona Falcata, “con l’obiettivo di restituire alla pubblica fruizione alcune aree prima possibile”.

Quanto ai dati di traffico nell’anno che volge al termine, il flusso crocieristico è anticipato da un preoccupante - 97% rispetto al 2019, mentre più contenute le flessioni di quello dei passeggeri (- 30-32%) e del traffico commerciale e mezzi (- 5-6%). “Stiamo già lavorando e pensando al futuro - ha specificato Mega -. Per quel che concerne il crocierismo, si avrà una ripresa già nel 2021, mentre per il 2022 le previsioni sono davvero buone, con 200 scali programmati e 500mila crocieristi attesi”.

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