Dati terrificanti, oltre le peggiori previsioni. Anche quest'anno Uil Messina e Feneal Uil in prossimità del Ferragosto diffondono l'analisi dettagliata su ciò che da oltre un decennio corrisponde al drammatico disfacimento del settore dell'edilizia, un comparto che da sempre è stato volano per l'intera economia della provincia.
Tre elementi su tutti sono agghiaccianti: nel giro di 10 anni i lavoratori occupati sono scesi da 14.687 del 2010 a soli 5.194 del primo semestre (ottobre 2017-marzo 2020), con una perdita secca di ben 9.493 posti di lavoro pari al -65%; il lavoro nero è vertiginosamente aumentato di oltre il 40%: i lavoratori in nero oggi presenti in un cantiere sono mediamente oltre il 70% della forza lavoro; le imprese attive che erano e sono il vero tessuto socio-economico si sono dimezzate, passando dalle 2.937 del 2010 alle sole 1.355 del primo semestre.
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