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Sulla “lavagna” del sito internet della Banca di Credito Peloritano sono stati cancellati i nomi del presidente e del consiglio di amministrazione. Alla voce “chi siamo” ci sono ora i nomi dei commissari, Gandolfo Spagnuolo e Giovani Giurdanella e del comitato di sorveglianza (Andrea Dara, Giuseppe Glorioso e Francesca Romana De Vita), imposti da Bankitalia che ha deciso di congelare i vertici della banca alla luce del dossier elaborato dagli ispettori. La continuità con la gestione precedente è garantita solo dal direttore dell’istituto di credito, Paolino Muscolino, l’unico rimasto in sella nella nuova fase di amministrazione straordinaria.
Ieri i due commissari hanno preso in mano le redini della banca nella sede centrale di Messina (altre due filiali sono a Barcellona e Capo d’Orlando). Avranno il compito di correggere la rotta rispetto alle anomalie di gestione affiorate dai controlli ispettivi. Partendo da una certezza, ribadita durante i loro primi incontri messinesi: la banca è solida e continua a garantire i rapporti con clienti e correntisti. E allora, se questa è la premessa, cosa c’è di così dirompente nel rapporto degli ispettori? Quali punti oscuri hanno convinto Bankitalia ad adottare un provvedimento così drastico?
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina
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