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Recupero del centro storico di Patti, arriva la disponibilità da 6 titolari di fabbricati

L'approvazione, in linea amministrativa, del progetto definitivo relativo al programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile rappresenta uno step fondamentale lungo il percorso di recupero del patrimonio edilizio del cento storico di Patti.

Il progetto, la cui redazione è stata completata in questi giorni dall'Ufficio tecnico comunale, prevede un importo complessivo di 3.956.495,70 euro, di cui 900mila euro circa per l'acquisizione degli immobili dai privati. L'elaborato, riferiscono da Palazzo dell'Aquila, è stato già trasmesso in Regione per le verifiche propedeutiche alla trasmissione delle somme ammesse a finanziamento per quasi 4 milioni di euro.

Recuperare il patrimonio edilizio, rivitalizzare il centro storico, riqualificare alcune aree urbane degradate e rispondere alla richiesta abitativa di tante famiglie pattesi sono, dunque, i molteplici obiettivi che l'amministrazione comunale intende centrare attraverso il programma il “Riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile”. L'istanza già ammessa a finanziamento consentirà la realizzazione di nuove unità abitative da locare a canone sostenibile: gli appartamenti saranno ricavati all'interno di alcuni stabili individuati dall'amministrazione comunale e che i legittimi proprietari sono disposti a cedere, a titolo oneroso, al Comune di Patti per l'attuazione del programma di riqualificazione.

«In centro storico - riferiscono i vertici comunali - esistevano fabbricati interi la cui ristrutturazione si era bloccata, per cui abbiamo chiesto ai proprietari se fossero interessati alla vendita, sfruttando l'occasione di monetizzare in un contesto in cui il mercato immobiliare è pressoché stagnante». La disponibilità alla cessione, manifestata nell'ambito di un avviso pubblico emanato ad aprile dall'ente di Palazzo dell'Aquila, è giunta da sei privati. Gli immobili in questione, attraverso la cui ristrutturazione gli uffici comunali hanno ipotizzato la realizzazione di ben 24 unità abitative, presentano tutte le caratteristiche richieste: sono costituiti da interi corpi di fabbrica, destinati a civile abitazione e ricadenti nelle aree perimetrate dalla planimetria.

Ai fini dell'acquisizione sono stati presi in considerazione anche fabbricati i cui piani terra sono destinati ad uso non residenziale, a condizione che i proprietari si impegnino all'adeguamento sismico delle unità e alla partecipazione, pro quota, alla ristrutturazione complessiva dell'immobile.

L'Ufficio tecnico ha tenuto conto, inoltre, di fabbricati o gruppi di fabbricati nel cui intorno sia possibile effettuare interventi di riqualificazione urbana. Il finanziamento, infatti, non prevede solamente l'acquisizione e la ristrutturazione degli immobili, ma anche la possibilità di riqualificare le aree adiacenti ai fabbricati. Questo consentirà all'ente di Palazzo dell'Aquila di sottoporre a restyling diverse zone, tra cui scalinate e piazzette, prevedendo, inoltre, la possibilità di realizzare nuovi e più ampi parcheggi. Insomma, l'attenzione rivolta al centro storico non è stata affatto casuale: nelle direttive generali per la revisione del Piano regolatore sono state fissate alcune linee guida orientate a impedire nuovi insediamenti su ulteriori porzioni di territorio comunale. Per questo motivo si è deciso di puntare sul centro storico, tentando la carta della riqualificazione e della rivitalizzazione, anche abitativa, di questa affascinante porzione della città.

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