Se, come dice il proverbio, le regole esistono per essere infrante, si potrebbe dire, nel caso di Palazzo Zanca, che le scadenze vengono fissate per essere... rinviate. È quanto è accaduto, un'altra volta, per uno dei passaggi chiave del percorso di risanamento finanziario delle casse comunali: gli accordi con i creditori del Comune. Ed in particolare coi “grandi” creditori. Accordi che dovevano prima essere raggiunti entro il 31 dicembre scorso, poi entro il 28 febbraio. E adesso ecco un'altra proroga. Perché qui, più che la scadenza, conta il risultato, dal quale dipendono buona parte dei destini futuri del Comune.
Con la delibera approvata dalla Giunta De Luca due giorni fa, dunque, viene differito al 30 aprile il termine inizialmente fissato al 28 febbraio, per la sottoscrizione degli accordi di pagamento con creditori di crediti certi, liquidi ed esigibili superiori a 50 mila euro, derivanti da sentenze esecutive. Due le tipologie di accordo previste: abbattimento del 50% del debito e pagamento in due rate annuali (2019 e 2020); dilazione su tutto il periodo di durata del piano di riequilibrio (dal 2021 al 2033).
Dal 31 marzo, invece, viene differito al 31 luglio il termine per chi invece vanta crediti inferiori a 50 mila euro e superiori a mille. Di conseguenza, slitta anche il termine del pagamento della prima rata (40% del debito) - nel caso di accordo raggiunto - al 30 settembre prossimo, mentre resta fissato per il 30 aprile 2020 il termine per la seconda rata (60%).
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