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Giardini, la crisi della Tecnis rischia di "insabbiare" il porto

Il progetto del porto di Giardini Naxos

«La vicenda della vendita di Tecnis che a quanto pare sarebbe sfumata, e quindi il prevedibile allungamento ulteriore dei tempi per definire la crisi, ci preoccupa e fa temere che tra le incompiute dell'impresa possa esserci il porto di Giardini Naxos. È uno scenario che vogliamo scongiurare e sul quale il nostro Comune si muoverà subito». Lo afferma il presidente del Consiglio comunale di Giardini, Danilo Bevacqua che così prende posizione sugli sviluppi della situazione sul fronte della crisi di Tecnis Spa, l'impresa che a suo tempo fu incaricata per la realizzazione del porto turistico di Giardini Naxos.

Quella che è arrivata in queste ore è una doccia fredda, anzi gelata, per la Tecnis e per diversi appalti sparsi in Sicilia tra i quali quello per l'approdo da diporto nella seconda stazione turistica dell'isola.

«La vendita di Tecnis a Pessina pare sia saltata e ci sarebbe ora un interesse da parte di nuove società come la D'Agostino spa (Avellino) con la Arechi (Salerno) - spiega Bevacqua -, ma questi sono sviluppi sui quali non vogliamo entrare nel merito. Quello che invece ci riguarda a pieno titolo è che il perdurare della crisi di Tecnis si riflette sull'iter per il porto di Giardini. Pertanto chiederò al sindaco Nello Lo Turco di attivarsi affinché il nostro Comune possa avere in tempi stretti un incontro con il commissario Saverio Ruperto. Il porto è un'opera strategica di assoluto rilievo per il nostro territorio, che può rappresentare una spinta fondamentale per il turismo e l'economia, vogliamo quindi capire quale potrà essere l'evoluzione del caso».

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