Qualunque sarà il futuro del settore, e nonostante all’orizzonte sia imminente l’avvio delle procedure di messa in liquidazione, la società Messina Servizi, al momento, continua ad operare come se nulla fosse.
Lo ha dichiarato anche il presidente Pippo Lombardo, dando piena assicurazione ai lavoratori che nell’immediato non ci saranno scossoni e che i livelli occupazionali – lo ha dibadito il sindaco De Luca – saranno in ogni caso garantiti, anche quando a metà gennaio si tornerà a discutere nel concreto della gara internazionale per la privatizzazione della gestione dei rifiuti (un “affare” da 300 milioni di euro, come hanno sottolineato i rappresentanti di Cgil e Uil, che restano contrari al ricorso al mercato).
Il Piano finanziario, che ha avuto il via libera anche da parte delle organizzazioni sindacali, parte da un dato essenziale: «La nuova organizzazione dei servizi deve essere concepita e attuata secondo l’obiettivo del raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata previsti dalla normativa (65 per cento) e dell’attivazione del servizio “porta a porta” integrato in tutto il Comune di Messina».
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