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Emozione Battiato! Le musiche originali del maestro sulle immagini del terremoto di Messina del 1908

Ninni Panzera introduce la prima assoluta della “Partitura audiovisiva per un paesaggio di macerie". Un momento altissimo a conclusione del Messina Festival Film-Cinema&Opera

Riannodare i fili del passato e consegnarli al presente tra visione e musica. È con emozione che Ninni Panzera introduce la prima assoluta della “Partitura audiovisiva per un paesaggio di macerie”, antologia di immagini del terremoto di Messina con musiche di Franco Battiato.

Era stato proprio Panzera nel 1998 a proporre a Battiato di musicare quelle immagini che alcuni intrepidi girarono per documentare la catastrofe e consegnarla ai posteri. E Franco, con l’amore per la nostra terra e la passione per la sperimentazione, accolse con generosità e disinteressatamente l’invito. Si mise al lavoro con alle tastiere Angelo Privitera (presente ieri alla prima) e insieme musicarono dal vivo mentre dalla videocassetta guardavano le immagini. È la voce di Manlio Sgalambro che in apertura ammonisce sulla «necessaria etica della catastrofe, sul compito morale di spiegare alla gente che deve aver paura per ritrovare solidarietà e reciproca compassione».

Poi, insieme ai fotogrammi tremolanti dell’orrore, scorrono i suoni eccezionali di Battiato che simulano quelli sinistri della distruzione, boati, stridori, e sibili, ululati, grida di morte, e in conclusione, in forma di preghiera, frammenti di Genesi, la prima opera lirica di Battiato.
Un momento altissimo per concludere il Messina Festival Film-Cinema&Opera, ideato dal messinese Ninni Panzera che con la bellezza e la memoria dell’arte ha sempre vissuto, sin dagli anni d’oro della sua “creatura” Tao-Arte. Tante storie da raccontare, dall’1 all’8 dicembre, diffuse tra la Sala Laudamo, il Teatro Vittorio Emanuele, il cinema Lux Cineforum Orione, il Palazzo della Cultura, una manifestazione che ha unito cinefili e melomani e tanto pubblico nel segno unico della bellezza.

«Un’avventura esaltante – ci dice Panzera, oggi direttore dell’Associazione “La Zattera dell’Arte” traendo al termine della proiezione le conclusioni dell’atteso appuntamento – rinata a distanza di ventidue anni dall’ultima edizione, un collegamento ideale sia col vecchio Messina Film Festival, sia con l’Associazione Milani, e che spero di mettere sul piatto delle istituzioni cittadine affinché Messina vi si possa riconoscere. Un festival potenzialmente unico, perché – ricorda – ci sono tanti festival cinematografici ma non uno in cui l’opera sia legata al cinema».

Ogni giorno un ricco programma, dovuto alla ricerca filologica di Panzera presso cineteche e archivi italiani e stranieri e alla sua cura degli eventi: dall’inaugurazione della bella mostra “Bellini al cinema” che rimanda all’omonimo volume “Bellini al Cinema” (Edizioni “La Zattera dell’Arte”), un viaggio nel multiforme mondo del “cigno” catanese, alla retrospettiva dei film su Vincenzo Bellini (con la riscoperta del film muto “La Norma”, 1911, e il ritrovamento da parte di Panzera di “La sonnambula” (1942, dato per perduto); dal Maria Callas day per il suo centesimo compleanno con trailer, film e spot d’opera sulla grande soprano, al pomeriggio tutto dedicato ai film di Marco Bellocchio, con le arie più famose della musica lirica come colonna sonora; dal Concorso Cortometraggio con la partecipazione di tanti giovani all’esibizione dell’Ensemble del Conservatorio Corelli con “La Norma” e “Tosca”. Poi prima di abbassare il sipario il concerto sui grandi temi della musica classica al cinema con l’orchestra del teatro Vittorio Emanuele diretta da Matthias Fletzberger.

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