Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La “Madonna” di Alibrandi torna a Messina: acquistata dall'imprenditore Rocco Finocchiaro

Il quadro del grande pittore cinquecentesco torna a Messina. Ad acquistare il quadro all’asta di Parigi è stato l’imprenditore Rocco Finocchiaro

Madonna con Bambino e S. Giovannino del pittore Girolamo Alibrandi

Una favola a lieto fine quella dell’acquisizione della tela raffigurante la Madonna con Bambino e San Giovannino di Girolamo Alibrandi (1470-1524). L’opera tornerà a Messina. Battuta alla Casa d’aste parigina Artcurial di Matthieu Fournier il 25 novembre scorso, è stata acquistata dall’imprenditore messinese Rocco Finocchiaro che si è recato personalmente a Parigi aggiudicandosi il capolavoro cinquecentesco, per la cifra di 102.000 euro, con base d’asta di 60.000 euro. Al costo di acquisto vanno sommati i diritti della Casa d’asta e l’Iva per un totale di circa 140.00 euro. La tavola dipinta è di grande dimensione, misura 175 per 150 cm., faceva parte del patrimonio di un nobile francese ed è stata destinata alla vendita dagli eredi. L’opera, che sta rientrando dopo cinque secoli in città , verrà esposta e presentata al Monte di Pietà il 12 dicembre per una pubblica fruizione fino al 15. L’acquisto è stato il frutto di tanti felici passaggi, lo storico dell’arte di origini siciliane Ranieri Melardi ha segnalato la circostanza della vendita, nella speranza di un’acquisizione da parte della Regione siciliana o altre Istituzioni culturali, rivolgendosi anche agli organi di stampa; il nostro giornale ha dato ampio risalto alla vicenda, un gruppo spontaneo di storici dell’arte e cittadini si è mobilitato, sono state presentate offerte dalla Fondazione Bonino Pulejo e dall’Ateneo, poi quella dell’imprenditore messinese.

Rocco Finocchiaro, dopo la formazione universitaria, ha lavorato per venti anni all’estero come comandante di yacht, poi consulente e infine come imprenditore in ambito nautico. Dal 2020 è rientrato professionalmente a Messina in controtendenza per amore della città e delle sue potenzialità economiche, fondando la società la “Zancle 757” Yacht Village finalizzata alla manutenzione e riparazione di grandi yacht , uno spazio che offre infrastrutture tecniche di alto livello e servizi specifici per l’equipaggio. La stessa denominazione riprende il nome greco Zancle della città e l’anno della sua fondazione, la sua attività oggi coinvolge tanti e qualificati giovani messinesi che hanno studiato fuori. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente mentre si trovava a Monaco per raccontarci la genesi di questa avventura.

Cosa l'ha spinta a fare questo passo?

«Ho sempre amato la storia e quella messinese in particolare, in una chiave identitaria. Questa occasione mi è sembrata la circostanza giusta per fare un passo in tal senso. Credo nella forza dell’impegno fattivo e nell’investimento di risorse che possano realizzare i sogni. I sogni si avverano se ci si crede e si desidera realizzarli; i soldi sono uno strumento, senza sogni i soldi non servono, non bastano. Inoltre mi faceva piacere condividere con la città questa acquisizione come segno di affezione e di civiltà».

In questo solco di volontà e sentimento di appartenenza al nostro territorio, lei è rientrato a Messina muovendosi, tra l’altro, in un settore dalla forte tradizione cantieristica

«Sì ho lavorato in Europa e in America , ho incontrato personalità importanti del business e della finanza, ma il mio desiderio era di tornare di scommettere su questo territorio e per dimostrare che l’assunto e l’idea che tutto è inutile, che nessun progetto sia qui cantierabile e realizzabile, è falso. Se si ha tenacia e intraprendenza, tutto si può fare».

Cosa ha provato a Parigi quando ha potuto ammirare l’opera dell’Alibrandi?

«Un sentimento profondo, vedere la bellezza della tavola, i suoi colori vividi, la resistenza del legno al tempo e immaginarla di nuovo nella nostra città, è stato esaltante. La prossima settimana tutti potranno ammirare la Madonna con Bambino e San Giovannino e poi penseremo cosa fare per valorizzare questo capolavoro nella città in cui è stata creato, una città dalla grande storia millenaria».

Caricamento commenti

Commenta la notizia