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“I Siciliani” con Ninni Bruschetta e Cettina Donato arriva a Messina

Lo spettacolo al Teatro Vittorio Emanuele per la stagione della Filarmonica Laudamo. Ninni Bruschetta e Cettina Donato tra poesia e musica fanno rivivere i versi del geniale scrittore avolese Antonio Caldarella

Ninni Bruschetta e Cettina Donato

Finalmente la premiata ditta Bruschetta&Donato dopo aver girovagato in tutta Italia sbarca armi, bagagli e strumenti a Messina, al Teatro Vittorio Emanuele, domenica 24 aprile, per uno spettacolo d’eccezione. Ecco, per la 101° stagione dell’Accademia Filarmonica, “I Siciliani”, la trasposizione sul palco dello splendido cd di poesie dello scrittore avolese Antonio Caldarella, voce recitante di Ninni Bruschetta e musiche scritte appositamente dalla pianista e direttrice d’orchestra di caratura internazionale Cettina Donato.
«Sono sempre felice di tornare nella mia città - dice al telefono mentre sta provando, sul palco, a Catania, Ninni Bruschetta -, e sono contento che nel nostro ensemble grazie alla mia “capitana” Cettina Donato vengano artisti da tutta Italia, e a questo si aggiungono gli orchestrali del Teatro Vittorio Emanuele, a cui sono molto affezionato».
Ninni, cosa ci dobbiamo aspettare domenica prossima?
«Prima di tutto un grande omaggio alle poesie di Antonio Caldarella, da cui sono state tratte le canzoni, è una novità e anche un po’ una cosa antica quella di riportare in teatro la poesia attraverso la musica. È un viaggio nella Sicilia moderna, un’idea di siciliano internazionale, non retorico e non convenzionale».
Accanto c’è Cettina Donato: «È bellissimo - esordisce -, presentare questo progetto nella nostra città, con la Filarmonica Laudamo che è l’associazione musicale più antica della Sicilia, di grande prestigio, con il direttore artistico Luciano Troja, con la collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele, e con noi suoneranno tutte le “prime parti” della sua Orchestra».
Parlaci delle musiche che hai composto appositamente per questo spettacolo...
«È stato soprattutto un lavoro di studio e di grande concentrazione per riuscire a scrivere delle musiche che potessero avere un ritmo come quello dei versi di Caldarella, che potessero rispecchiare il testo. Eppure devo dire che i suoi versi hanno un ritmo eccezionale, come se lui sapesse che un giorno sarebbe arrivato qualcuno per imbastirci delle musiche sopra, come se lo sapesse, non ho dovuto fare uno stravolgimento del testo, che è così come lo ha scritto lui. E poi mi piace sottolineare anche che nello spettacolo c’è una vera commistione di generi, non è solo jazz ma un sound molto eterogeneo, fatto anche anche di pop, classica e rap».
Con questo spettacolo Ninni Bruschetta e Cettina Donato raccontano un’altra faccia della Sicilia, quella poetica e letteraria. A fare da sfondo all’ispirazione artistica stavolta è lo Stretto di Messina, patria comune, passaggio che ha condotto i due artisti sui palcoscenici di tutta Italia e all’estero. Lo stesso varco è stato attraversato molte volte dallo scrittore Antonio Caldarella, originario di Avola.
È la sua poesia che torna a vivere nella travolgente interpretazione di Bruschetta, in equilibrio tra recitazione e canto, e le suggestive composizioni originali firmate da Cettina Donato, accompagnata da un quartetto jazz e dagli archi della Bim Orchestra. Con la sezione archi della Bim Orchestra unita al quartetto jazz, Cettina Donato torna al suo antico amore per il large jazz ensemble: a completare la formazione il sassofonista Dario Cecchini, il contrabbassista Dario Rosciglione e il batterista Mimmo Campanale.
E sul palco c’è il mondo poetico di Caldarella distillato in versi, scandito tra piazze aride e ventose della nostra Isola, tra i nostri caratteri ombrosi, tra le nostre mura di mare che ci dividono da sempre dall’altro mondo conosciuto. Bruschetta che presta la voce descrive nel suo personale dettaglio dell’anima scorrendo i vari titoli: «I Siciliani è un’idea moderna. Le Siciliane è un’idea antica. Alcol è un’ubriacatura di acquavite di Sardegna: Filu ’e ferru malidittu! Amico Fragile l’aveva scritta per me, ma mi disse di no. Io ero a Belgrado il giorno del suo funerale e lui l’aveva già scritto. Amore Segreto è per chi sa amare tutte le donne insieme, ma una alla volta. Amuri miu è solo questo. Ninna Nanna è una profezia. Vorrei nuotare… nel tuo stesso mare. E dove sennò?».
Antonio Caldarella, scomparso nel 2008, fu attore, poeta e pittore. Originario di Avola è cresciuto poi tra Napoli, Messina e in giro per il mondo. Le sue poesie sono edite da piccole case editrici siciliane che avevano capito il suo genio, senza che lui si sforzasse di fare qualcosa di più che non fosse scriverle. Persino Jean Paul Manganaro ha scritto parole meravigliose su di lui. Ma dev’essere stato un caso. Forse si erano parlati una sera davanti al mare. I suoi quadri, gli acquerelli e persino i bigliettini da visita dipinti a mano, sono sparsi nelle case di amici e conoscenti che li custodiscono gelosamente.
Così commenta l’evento il direttore artistico della Filamornica Laudamo, il pianista messinese Luciano Troja: «È un grande piacere per la Filarmonica Laudamo ospitare Ninni Bruschetta e Cettina Donato, artisti messinesi di caratura internazionale, artefici di un percorso ispirato ai versi dell’indimenticato Antonio Caldarella. “I Siciliani” è un progetto fortemente legato alla nostra terra e alla nostra cultura, che ben si integra con la linea artistica della nostra stagione. Altro grande motivo di soddisfazione è la presenza, per l’occasione, dell’ensemble dell’Orchestra Sinfonica del Teatro di Messina, per un concerto realizzato in totale sinergia con quest’ultimo».

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