Le leggi razziali del 1938, preludio all’orrore che si è consumato con la Shoah, sono una triste pagina di storia che anche gli italiani, con la firma del re Vittorio Emanuele III, hanno vissuto e pagato. “L’umanità negata. Per ricordare, per non dimenticare” è il titolo del concerto evento che l’amministrazione comunale assieme al conservatorio “A. Corelli” ha organizzato nella chiesa di “S. Maria Alemanna” a Messina.
Un momento di grande riflessione affinchè, come ha detto l’assessore alle politiche sociali Alessandra Calafiore, “quella cesura culturale e umana oltre che storica, creata dalle leggi razziali, non lasci spazio all’indifferenza di chi ancora oggi calpesta la dignità umana”.
Un dialogo a più voci fra il giovane attore Antonio Mundo, autore e voce recitante del monologo “Mi chiamo Youssef e ti stavo aspettando” e i musicisti Gianfranco Brundo al sax e Nicola Oteri alla chitarra, che hanno proposto una performance musicale legata a quel particolare periodo storico. Un “paradosso epocale” che per noi siciliani, popolo di tradizione e cultura radicata, sarebbe difficile da accettare passivamente: così l’assessore alla cultura Enzo Caruso ha sottolineato l’importanza di ricordare il passato non come “semplice e suggestiva evocazione, ma attenta e documentata analisi dei fatti e di ciò che ne è conseguito”. All’evento erano presenti i giovani ospiti dei Centri socio educativi della città assieme ad alcuni anziani di “Casa Serena”.
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