Un libro sulla memoria e sul tempo, sull'identità e sulla riconoscibilità, perché noi non siamo mai soli ma inevitabilmente ci relazioniamo con gli altri, come ha ricordato Alessandro Notarstefano, direttore della Gazzetta del Sud, nell'introdurre “Idda” (Einaudi), il romanzo di Michela Marzano, filosofa, saggista, romanziera, con la quale ha conversato a Taormina nella quarta giornata del Taobuk Festival.
È una storia sofferta che ha un punto di partenza duplice, “Idda”: da un lato quello filosofico e dall'altro quello del fatto concreto, vissuto, nato da due eventi “personali” assolutamente dolorosi: la malattia della moglie di un suo collega e poi quella della madre di suo marito.
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