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La grande musica d’autore a “Suggestioni dal set 6”

La grande musica d’autore a “Suggestioni dal set 6”

Pomeriggio di grande musica ieri alla Feltrinelli Point di Messina durante la sesta edizione di “Suggestioni dal set”, evento sullo spettacolo ideato e condotto da Marco Bonardelli. “La musica colonna sonora della vita” è stata la tematica portante dell’incontro che ha impegnato – secondo lo stile della manifestazione – in un dialogo in parole e musica alcuni giovani talenti della nostra terra. Un excursus nelle melodie intramontabili, colonna sonora di eventi storici e di costume, quelle narrate ed eseguite dai protagonisti Alice Caioli, in gara tra le “Nuove Proposte” del prossimo Festival di Sanremo, Federica D’Andrea del quartetto vocale Glorius e Luigi Restivo, autore e interprete dello spettacolo “Canto-Autori”. Narrando la loro passione per il mondo delle sette note, anche attraverso notizie autobiografiche, gli artisti hanno regalato al numeroso pubblico presente preziosi feedback sulle melodie di ieri e di oggi, parte del loro repertorio artistico. Durante il suo intervento, la ventenne Alice Caioli ha sottolineato, raccontando la sua esperienza ad Area Sanremo, la funzione terapeutca della musica che, come tutte le vere passioni, può diventare una panacea per l’anima, soprattutto nei momenti difficili dell’esistenza. “Specchi rotti”, il brano che porterà a Sanremo, ha infatti una valenza autobiografica importante. Alice si è narrata con schiettezza e semplicità, doti apprese da una famiglia che ha sempre sostenuto il suo talento e i suoi progetti. Sul palco dell’Ariston la cantante indosserà gli abiti di uno stilista siciliano emergente. Significativo per l’originalità delle performance canore il percorso di Federica D’Andrea, componente - assieme a Cecilia Foti, Agnese Carrubba e Mariachiara Millimaggi - del Glorius Vocal Quartet. La cantante, rievocando anche la recente esperienza al concorso internazionale Leopold Bellan di Parigi, ha ribadito come la sicilianità presente nelle performances del gruppo, non tanto come linguaggio, quanto come temperamento e solarità del ritmo, ha permesso loro di emergere anche in contesti “classici” per antonomasia, come quello parigino, in cui hanno ottenuto il premio d’onore nella categoria “gruppi vocali”. Il loro repertorio spazia da Jobim a Gershwin, passando per Jovanotti, ma la modalità d’esecuzione è assolutamente originale: un mix fra strumento, voce e body percussion. Un autentico excursus nel mondo della canzone d’autore, l’intervento di Luigi Restivo, artista poliedrico che coniuga il canto con autentiche capacità da showman, in linea con la sua formazione anche attoriale con maestri del palcoscenico. Illustrando il progetto del suo “Canto-Autori” -  spettacolo concerto che ha già toccato varie città d’Italia – l’artista ha ribadito l’importanza storica del cantautorato, musica di rottura, che ha permesso l’evoluzione verso forme canore più in linea con l’attualità e la storia, calando la musica nel sociale, nei costumi e nella politica e rendendola una potente arma di denuncia. Citando alcuni grandi autori, Restivo non ha nascosto la sua preferenza per i contenuti di Gaber e la melodia di Battisti, sebbene come “sigla” del suo spettacolo abbia scelto “Cantautore” di Bennato. Brano che ha eseguito dal vivo con la sua band composta da Francesco De Grazia (chitarra), Maria Pia Favasuli (basso), Simone Bombaci (percussioni) e Daniele Testa (violino).  L’incontro si è concluso sulle note di “ Don Raffaè” di Fabrizio de André.  

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