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Terremoto alle Eolie: ecco perché non è stata lanciata l’allerta tsunami

«Il rischio di tsunami è da escludere. Considerata l’intensità moderata del terremoto avvenuto in mare tra l’Isola di Alicudi e quella di Filicudi, con una magnitudo di 4.8, ci aspettiamo al massimo qualche scossa di assestamento». Lo ha spiegato ieri all’AGI Lucia Margheriti, direttrice dell’Osservatorio nazionale terremoti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV).

«Nell’area interessata, notoriamente sismica, la placca africana spinge verso quella europea e il movimento può causare appunto terremoti», afferma l’esperta. La scossa, registrata a 20 chilometri di profondità, è stata percepita in un’area vasta della costa della Sicilia settentrionale e anche in alcune zone della Calabria.

«Successivamente abbiamo registrato 3-4 scosse meno intense – continua Margheriti – suggerendoci che si tratta di una sequenza poco attiva. Il fatto che il sisma si sia verificato in mare ha certamente contribuito ad evitare danni».

Se ci saranno scosse più forti nelle prossime ore o giorni è impossibile saperlo. «Non possiamo prevederlo», conclude l’esperta.

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