Ulteriori indagini sulla improvvisa morte di un giovane cuoco, con la passione per il fitness, che alternava l’attività sportiva in una palestra di Barcellona con l’attività lavorativa in un rinomato ristorante di Milazzo. A 20 giorni dalla improvvisa morte di Giuseppe Cambiano, 32 anni compiuti da pochi mesi, originario di Patti e residente a Barcellona, deceduto in circostanze misteriose il 4 gennaio, la Procura di Barcellona, diretta dal procuratore Giuseppe Verzera, ha disposto nuovi accertamenti investigativi.
La Procura, già nell’immediatezza del decesso, con provvedimento della sostituta procuratrice Veronica De Toni che ha coordinato le indagini, aveva disposto l’esame autoptico. Adesso, forse ulteriori accertamenti investigativi, su quello che rimane il misterioso decesso di Giuseppe Cambiano, hanno indotto la titolare delle indagini, Veronica De Toni, a disporre, a seguito di ulteriori acquisizioni, accertamenti tecnici irripetibili sul telefonino del giovane cuoco che era stato sequestrato subito dopo il decesso.
Quello che appariva come un normale controllo tecnico, potrebbe rivelarsi la chiave che avrebbe indotto la Procura a notificare a due persone, che hanno ricevuto l’avviso sugli accertamenti tecnici irripetibili, altrettante informazioni di garanzia e sul diritto alla difesa. Infatti, per la morte di Cambiano, figurano come indagati Alessandro Carmelo Rossello, 34 anni, difeso dall’avvocata Santina Dante, gestore della palestra frequentata da Cambiano, denominata “AR Extreme Fitness” e che si occupa di preparazioni per il massimo sviluppo estetico e muscolare, ed un frequentatore della stessa palestra, Mario Bucolo, 47 anni, assistito dagli avvocati Gaetano Pino e Sabrina Siracusa.
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