Nel corso del 2024, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno intensificato i controlli nel settore edile per contrastare le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e il lavoro nero. Questa attività rientra nel quadro delle iniziative previste dal Protocollo di intesa della Prefettura di Messina con gli enti provinciali, mirato a garantire condizioni di lavoro più sicure e tutelare i diritti dei lavoratori.
Le verifiche si sono svolte a cadenza regolare in diversi comuni della provincia peloritana, coinvolgendo i militari delle nove Compagnie Carabinieri dislocate sul territorio. Sono state ispezionate 42 imprese edili operanti su cantieri pubblici e privati, analizzando 140 posizioni lavorative.
Bilancio delle irregolarità
Al termine dei controlli, irregolarità sono state rilevate in 17 aziende, di cui 10 sono state costrette a sospendere temporaneamente le attività a causa di gravi violazioni. Tra queste, spiccano la mancata adozione di misure per prevenire cadute da impalcature e ponteggi, l'assenza di dispositivi di protezione individuale e l'inadeguata formazione dei lavoratori.
Nonostante le criticità riscontrate, emerge un dato positivo: il numero di lavoratori in nero rilevati è stato estremamente basso, appena 3 su 140 posizioni controllate, in linea con quanto registrato nel 2023.
Sanzioni e denunce
Le omissioni accertate hanno portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 22 persone, tra datori di lavoro e responsabili della sicurezza. Inoltre, sono state comminate sanzioni e ammende per un totale di oltre 420.000 euro.
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