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Morti sospette a Messina: sopralluogo al Papardo rinviato al 7 gennaio

Tutto nuovamente sospeso e sopralluogo rinviato al 7 gennaio. Per un'altra eccezione difensiva. Nel procedimento sulle morti sospette all'ospedale Papardo, che aveva portato al clamoroso sequestro delle due sale operatorie della Cardiochirurgia, era previsto per questa mattina alle 10 un nuovo sopralluogo tecnico per il prelievo di campioni nelle due strutture. Ma il difensore di uno dei nuovo indagati, l'ex direttore sanitario Trimarchi, l'avvocato Bonni Candido, ha eccepito l'omessa citazione del responsabile civile, in questo caso l'ospedale Papardo, che non avendo preso parte alle operazioni in futuro, nell'eventualità di una chiamata in giudizio, avrebbe potuto chiedere l'estromissione. All'eccezione si sono associati tutti i difensori, e l'istanza è stata accolta dalla Procura. Quindi sono state sospese le operazioni per citare anche il Papardo, e tutto è stato rinviato al 7 gennaio.

In relazione a questa vicenda e al differimento degli accertamenti tecnici, l'avvocato Salvatore Silvestro e il suo assistito, prof. Francesco Patanè, congiuntamente in una nota affermano che "resta il rammarico della protrazione di una grave situazione di emergenza sanitaria che vede interessata tutta la provincia di Messina, allo stato priva di un presidio operatorio di cardiochirurgia. In questo contesto - affermano ancora il legale e il suo assistito -, rimane inspiegabile l'atteggiamento assunto dai vertici dell'Azienda ospedaliera, che avrebbero potuto evitare i disagi all'utenza attrezzando una o più delle altre sale operaratorie ritenute in piena efficienza. E sul punto - concludono l'avvocato Silvestro e il prof. Patanè -, auspicano un intervento degli organi di vigilanza dell'assessorato regionale alla Sanità".

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