Il clima di festa a Messina è oscurato dall’angoscia per centinaia di lavoratori. La chiusura dei negozi Benetton e Combipel, due marchi storici del commercio cittadino, getta un’ombra pesante sulla città e sul suo tessuto economico, già fragile.
Il caso Benetton: divergenze e chiusure
La chiusura dei punti vendita Benetton era nell’aria da settimane, conseguenza di una disputa economica complessa tra il gruppo Benetton e le società di ramo d'affitto gestite dal gruppo Venturato. Questioni legate ai contratti di affitto e difficoltà economiche hanno portato alla sospensione dei lavoratori e alla definitiva chiusura dei negozi.
L’impatto della chiusura non si limita a Messina, ma coinvolge altre località in Sicilia, come Taormina e Capo d’Orlando, e colpisce anche le città di Palermo e Catania.
Combipel: un futuro appeso a un filo
La situazione per i lavoratori di Combipel è ancor più critica. Il marchio, acquistato oltre due anni fa dalla società londinese BTX, si trova sommerso dai debiti, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in tutta Italia, inclusa Messina. Il Ministero dello Sviluppo Economico è attualmente impegnato nella ricerca di un nuovo acquirente per evitare il collasso definitivo dell’azienda, ma il processo è complesso e il tempo stringe.
La perdita di posti di lavoro in città aggrava una già precaria situazione occupazionale. Messina, come altre aree del Sud Italia, deve fare i conti con una crisi economica cronica, e le chiusure di Benetton e Combipel rappresentano un ulteriore colpo al morale e alla stabilità della comunità locale.
A difesa dei lavoratori, la Uiltucs di Messina, guidata da Francesco Rubino, e la Uil Messina stanno seguendo da vicino le vicende. Le segreterie nazionali e regionali del sindacato hanno richiesto un intervento urgente del Ministero dello Sviluppo Economico per garantire soluzioni concrete.
“La situazione è drammatica, ma non possiamo arrenderci. Servono risposte immediate per tutelare i lavoratori e le loro famiglie,” ha dichiarato Rubino.
Speranze e prospettive
Per i dipendenti Benetton, le speranze sono legate a un possibile accordo tra il gruppo e le società del gruppo Venturato. Per i lavoratori Combipel, invece, il futuro dipende dalla capacità del Ministero di trovare un acquirente che creda nel rilancio dell’azienda.
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