Dalla lunga riunione di Fiumedinisi è venuta fuori una road map che, da qui alla fine dell’anno, porterà ad un profondo rinnovamento nell’amministrazione comunale, tra giunta e, soprattutto, società partecipate. A ribadirlo lo stesso stato maggiore di Sud chiama Nord, dal leader Cateno De Luca al sindaco Federico Basile, che con una nota hanno confermato molte delle indiscrezioni che erano filtrate giovedì sera.
La prima tappa è prevista lunedì, quando Basile firmerà il decreto per la nomina del nuovo Cda di Amam. Bocche più che cucite, però, sui nomi, anche se le scelte sembra che siano già maturate. Sempre la settimana prossima sarà ufficializzato il “reset” dei vertici di Atm, secondo lo stesso copione attuato per Amam: dimissioni, poi avviso per il nuovo consiglio d’amministrazione. E forse non è un caso che per la successiva data cerchiata in rosso sul calendario, quella di lunedì 28, sia prevista la nomina del nuovo direttore generale della Città metropolitana. Uno dei rumors del momento vuole che a prendere il posto di Salvo Puccio, chiamato a occuparsi a tempo pieno di Palazzo Zanca, possa essere proprio l’attuale presidente di Atm, Pippo Campagna, che nel frattempo continuerà a gestire l’Asm di Taormina.
Entro fine mese, infine, ci sarà il primo cambio in giunta: in uscita, come previsto da tempo, c’è l’attuale assessore all’Istruzione, Pietro Currò. Sul sostituto, però, nessuno si sbilancia. Uno dei nomi “caldi” delle ultime ore è quello del coordinatore cittadino di Nino Carreri, che potrebbe anche essere scelto per il nuovo Cda di Atm (dove non è escluso che venga confermata, con una nuova nomina, Carla Grillo). Ma il rimescolamento di carte non finisce qui. Riempita anche la casella del nuovo direttore generale di Amam, dopo le dimissioni – le uniche non “controllate” dalla casa madre deluchiana – di Pierfrancesco Donato, da novembre in poi si continuerà con le altre partecipate. Non è detto, però, che a dimettersi saranno i vertici di tutte le società. Quasi certo il rinnovamento dei vertici di Arismè, in dubbio Messinaservizi, meno “traballante” la Messina Social City, mentre è probabile che altri movimenti possano registrarsi in giunta.
«Abbiamo una road map ben delineata – ha ribadito ieri Basile – che ci condurrà, entro il mese di dicembre, verso un nuovo assetto generale, permettendoci di proseguire il nostro lavoro con maggiore slancio. Non si tratta di scelte fatte per premiare o bocciare qualcuno, ma semplicemente di naturale revisione, in questa fase serve più energia per raggiungere e completare gli obiettivi che ci siamo prefissati. La road map per Messina prevede una serie di passi strategici che verranno attuati nelle prossime settimane».
È evidente come la regia complessiva di questa operazione sia tutta in capo a Cateno De Luca, che giovedì ha voluto tutti a Fiumedinisi, rinunciando anche alla “vetrina” dell’inaugurazione dello Street Food Fest a piazza Cairoli. Prioritario, per De Luca, far percepire alla squadra (che nel locale in cui si è tenuta la riunione si è rivelata più numerosa di altre volte, con oltre ottanta presenze) l’importanza del momento.
«Ripartiamo da Messina – ha detto l’ex sindaco della città dello Stretto e attuale primo cittadino di Taormina – che per noi è il simbolo dell’azione amministrativa di Sud chiama Nord, il “modello De Luca” applicato alla città dello Stretto e replicato negli altri palazzi municipali ha dimostrato di funzionare. E siamo consapevoli che chi vuole colpire Sud chiama Nord e rallentare la nostra corsa mira a colpire proprio Messina. Lo abbiamo visto anche con il caso legato all’emergenza idrica. Ecco perché oggi per noi diventa cruciale difendere Messina e proseguire e completare l’azione di risanamento e rilancio che abbiamo avviato nel 2018. Se ci attaccano – il messaggio lanciato da De Luca – noi reagiamo e rilanciamo».
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