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Raddoppio ferroviario Messina-Catania: gli scavi per la galleria "Sciglio" interrotti dopo il rinvenimento di arsenico

Battuta d’arresto per il cantiere del raddoppio ferroviario di Nizza di Sicilia, dove si ferma la talpa “Igea” che, da sei mesi, era al lavoro per scavare la galleria “Sciglio”.
Nella roccia, infatti, è emersa la presenza di arsenico, metalloide allo stato solido presente nella crosta terrestre, nel sottosuolo e in alcune acque, altamente nocivo per la salute, che va gestito con molta cautela durante le operazioni di smaltimento delle terre da scavo.

Ieri il presidente del Consorzio Messina-Catania Lotto Nord, l’ing. Antonino Pulejo, ha scritto ad Arpa Sicilia, Arpa Messina, Rete Ferroviaria Italiana, Italferr e per conoscenza alla prefetta, all’assessorato regionale Energia e Servizi di pubblica utilità e ai sindaci di Nizza di Sicilia e Alì Terme, spiegando che «come previsto dal Piano di utilizzo delle terre (Put) sono state eseguite le verifiche analitiche necessarie per la gestione dei materiali da scavo in regime di sottoprodotto e sono stati riscontrati, per noti fenomeni di origine naturale, superamenti di concentrazioni del parametro Arsenico (As) delle concentrazioni della soglia di contaminazione rispetto alla Colonna B, della tab. 1, All. 5, Titolo V, Parte IV del D. Lgs n. 152/2006».

L’ing. Pulejo ha allegato l’approfondimento tecnico relativo alle indagini condotte in funzione delle tipologie di scavo interessate, comprensivo della planimetria con l’indicazione dei punti di campionamento e i rapporti di prova delle analisi effettuate in corso d’opera.

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