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Lo spettacolare sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina: la città “sposa” ancora il suo mare

La rievocazione storica dell’evento accaduto 453 anni fa rinsalda con simboli e una magnifica rappresentazione teatrale il legame tra Messina e lo Stretto. Caruso: “Un plauso va al complesso lavoro di coordinamento del Corteo navale da parte della Capitaneria di Porto”.

Rinnovarsi pur restando allineati al proprio classicismo e alla fedeltà scenografica dell’epoca. La sedicesima edizione de “Lo spettacolare sbarco di Don Giovanni d’Austria”, nel suo 453° anniversario, ricalca quella rappresentazione tradizionale e al tempo stesso grandiosa per l’allestimento e la magnificenza dei costumi. Pur rientrando nel paragrafo delle manifestazioni in cui si uniscono storia e folklore, sul piano simbolico “Lo spettacolare sbarco” conferma in maniera assolutamente concreta quel ponte che lega culture, passato e presente, esaltando la città di Messina, lo Stretto e il mare: come se fosse un’ancora perenne che tiene le "peloritane genti" agganciate a quella storia in cui l’area dello Stretto era uno dei punti di riferimento dell’area del Mediterraneo. E Messina ne era snodo nevralgico.
Il “Corteo storico di terra” apre la lunga messinscena e riporta indietro nel tempo grazie alla fedeltà dei costumi e alla bravura degli instancabili attori che interpretano sbandieratori e musicanti (oltre 150 le comparse in costume storico). Ma è la “Cerimonia dello sposalizio del mare”, nel porticciolo della Marina del Nettuno, che lega una volta di più e in maniera indissolubile Messina al suo Stretto: «Ti sposiamo, mare, nel segno della nostra millenaria storia che a te ci accomuna nella antica fede, negli antichi commerci e nelle antiche tradizioni» recita la millenaria formula letta dal vicesindaco Salvatore Mondello, in rappresentanza dell'assente sindaco Basile. Un legame custodito dalla Madonnina e rinnovato dal lancio in mare dell’anello. Vicesindaco che, insieme agli ammiragli Aurelio De Carolis e Nunzio Martello, consegna anche il premio alla contrada di Paradiso, vincitrice del "Palio d'agosto - Trofeo Don Giovanni d'Austria”, partito dalla Rada di Grotte e arrivato al porticciolo della Marina del Nettuno. Vittoria, ottenuta davanti alla contrada di Pace, che vale il tris dopo i successi degli ultimi due anni. In gara anche gli equipaggi di Grotte e Case Basse.

Il mare resta sempre al centro della storia dell’umanità, perché a fare da contraltare alla grandezza scenica de "Lo spettacolare sbarco" e all'arrivo della nave Palinuro (salutata dai giochi d'acqua dei rimorchiatori) c’è la presenza dell’ex peschereccio Handala di "Freedom Flotilla", arrivato a Messina venerdì e attraccato sulla sponda opposta del molo. La missione umanitaria degli attivisti nei confronti della Palestina proietta tutti a un presente amaro, segno di come gli uomini abbiano imparato poco dai propri errori e dalla storia stessa.
Tanta la gente presente, nonostante il caldo torrido, alla Passeggiata a mare e in Via Garibaldi, fino ad accogliere, al Molo Colapesce di Largo Minutoli, il vero e proprio sbarco di Don Giovanni d’Austria dalla Nave Palinuro, la “goletta gioiello” della Marina Militare, visitabile dalla cittadinanza anche nella mattinata odierna dalle 9,00 alle 12,00.
La narrazione della giornalista Letizia Lucca, mai sopra le righe, precisa nel raccontare con dovizia di particolari l’intero evento, scandisce l'incontro a Piazza Unione Europea del corteo di terra e quello di mare, con l’ingresso trionfale di Don Giovanni d’Austria e il saluto del Senato messinese sulla scalinata di Palazzo Zanca. È il clou della rappresentazione teatrale, guidata dall’Associazione Aurora del presidente Fortunato Manti, con la direzione organizzativa di Fortunato Manti e i coordinamenti dei vari cortei a cura di Carmelo De Leo, Nico Pandolfino e Carmelo Recupero.
Un evento, fortemente voluto dall’assessore alla cultura Enzo Caruso, che rientra tra le 25 rievocazioni storiche d'Italia (su 1200) per la sua spettacolarità e maestosità: «Ė l'unico corteo navale supportato da istituzioni e marineria - dice Caruso - e la buona riuscita arriva solo con la perfetta sinergia tra le parti e con il lavoro dell'intera amministrazione. Rientra nel calendario degli eventi internazionali "Da Lepanto all'incontro" e per questo abbiamo ospitato le delegazioni di Venezia, Granada, Marino, Nicosia e Regensburg (la città di Don Giovanni). Un plauso al complesso lavoro di coordinamento del Corteo navale da parte della capitaneria e un ringraziamento alle associazioni di protezione civile, all'autorità portuale  al comandante Aurelio De Carolis e all'equipaggio della Nave Palinuro, alle forze dell'ordine generali e provinciali, a tutti i circoli velici e al coordinatori dei cortei Carmelo Recupero, Nico Pandolfino e Carmelo De Leo.  Un plauso, inoltre, va al complesso lavoro di coordinamento del Corteo navale da parte della Capitaneria di Porto”.

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