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Decreto Infrastrutture e Ponte: il Governo pone la fiducia

Prevista l’approvazione del progetto «anche per fasi costruttive». La decisione del Cipess entro il 31 dicembre. Le norme sugli espropri

Un rendering del Ponte sullo Stretto."Per me è una grande soddisfazione, vi ringrazio". Con queste parole il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha aperto la riunione al Mit sull'aggiornamento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Al ministero si è svolto l'incontro istituzionale per presentare la relazione del progettista sull'aggiornamento del progetto definitivo del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia.ANSA/US MIT+++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

Lunedì il voto, nell’aula di Montecitorio. E sul Dl Infrastrutture il Governo ha deciso di porre la fiducia. Di tutto il lungo provvedimento, quello che fa più discutere è l’articolo 2, perché ovviamente quando c’è di mezzo il Ponte sullo Stretto, si apre sempre un rovente fronte di polemiche. Il testo precisa il perimetro applicativo di alcune disposizioni del decreto-legge n. 35 del 2023, con l’obiettivo di «garantire la tempestiva operatività della società “Stretto di Messina” e assicurare il rispetto del cronoprogramma relativo alla realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria». E inserisce la possibilità di un’approvazione del progetto «anche per fasi costruttive», eliminando la previsione del 31 luglio 2024 (la data che era stata indicata nella legge del maggio 2023).
Queste le disposizioni: 1) chiarire le modalità di approvazione degli atti aggiuntivi alla convenzione di concessione; 2) aggiornare le modalità di approvazione del progetto esecutivo; 3) esplicitare che il costo del progetto deve comunque risultare coerente con le risorse disponibili a legislazione vigente; 4) chiarire alcuni profili relativi alla variazione dei prezzi; 5) prevedere che la quantificazione dell'importo aggiornato del contratto con il Contraente generale sia sottoposto ad asseverazione da parte di uno o più soggetti di adeguata esperienza e qualificazione professionale; 6) precisare che l'approvazione, da parte del Cipess, delle osservazioni, richieste e prescrizioni acquisite nella Conferenza di servizi e ritenute assentibili dal ministero dei Trasporti, delle eventuali prescrizioni formulate all'esito del procedimento di Valutazione d’impatto ambientale, del progetto definitivo e di altri documenti dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2024; 7) specificare che la società concessionaria può avvalersi di distacchi di personale da parte delle società del Gruppo Ferrovie dello Stato».
Nel corso dell'esame in Commissione, è stata inserita anche una norma volta a disciplinare le procedure di esproprio e i relativi indennizzi. Tra le principali novità si prevede che «all'avvenuta sottoscrizione degli atti aggiuntivi, la “Stretto di Messina Spa” ovvero il Contraente generale sono autorizzati, entro trenta giorni dalla dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, a stipulare con i proprietari e con gli usufruttuari delle unità immobiliari individuate dal piano particellare di esproprio relativo alla stessa opera, l'atto di cessione del bene o del diritto reale. La società “Stretto di Messina” non subentra nei rapporti passivi gravanti sui proprietari a favore di istituti finanziari, né acquisisce alcun gravame sull'unità immobiliare ceduta. Decorso il termine di trenta giorni, l'Autorità espropriante provvede alle conseguenti espropriazioni. A tal fine emana il decreto di esproprio sulla base delle risultanze della documentazione catastale e procede all'immediata redazione del verbale di immissione in possesso».
Si prevede, inoltre, che «ai pieni proprietari da almeno dodici mesi alla data di entrata in vigore della presente disposizione che abbiano stipulato gli atti di cessione, è corrisposta, nel termine di trenta giorni dalla trascrizione degli stessi, un'indennità quantificata tenendo conto del valore venale dell'immobile maggiorato del 15 per cento.

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