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Messina, esplosione in una fabbrica di fuochi artificiali. Tre feriti, uno grave trasferito al Grandi ustionati di Genova

Giovanni Arigò stava operando all'interno di un piccolo bunker adibito alla miscelazione delle polveri, la sorella e la madre sono andate a soccorrerlo. Disposto il sequestro dell'area

Una forte esplosione si è verificata poco dopo le 12.20 in una fabbrica di fuochi artificiali del Villaggio Santo. Un  boato è stato udito in gran parte della zona centro sud. Vigili del fuoco e forze dell'ordine sono giunte prontamente sul posto provenienti dalla sede centrale e dal distaccamento di Villafranca Tirrena.  Una grossa nube di fumo era  visibile da più punti della città. Tre i feriti, tutti appartenenti alla famiglia Arigò proprietaria della fabbrica e trasportati al Policlinico. Si tratta di Giovanni e Cristina Arigò, fratello e sorella, e della loro madre, Giusy Costa. Uno di loro, Giovanni, 42 anni, è apparso subito  in condizioni critiche con ustioni sul 100% del corpo.  Secondo una prima ricostruzione  stava  operando all'interno di un piccolo bunker adibito alla miscelazione delle polveri. Un innesco ha probabilmente causato l'esplosione. Subito dopo il boato sono arrivate la sorella e la madre per soccorrerlo.

Sul posto anche gli artificieri della polizia per accertare che altra polvere in deposito possa esplodere e quindi per mettere in sicurezza l'intera area dove, poco distante si trovano delle abitaziooni, tra le quali quella della famiglia proprietaria della fabbrica.  Su disposizione del magistrato che ha posto l'intera area sotto sequestro, anche la verifica di tutti gli altri bunker che fanno parte della fabbrica

Giovanni Arigò è stato trasferito al centro grandi ustionati di Genova, la madre a Palermo, la sorella è rimasta al Policlinico

 

Le foto e i video sono di Alessio Villari

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