E' sempre il Ponte dello Stretto uno degli argomenti al centro della politica cittadina. Nelle scorse settimane, esattamente il 26 aprile, il presidente del consiglio comunale Nello Pergolizzi aveva inviato una serie di quesiti al ministero delle Infrastrutture e alla "Stretto di Messina". E la società oggi ha risposto toccando vari temi. "L'opera non presenta alcuna criticità dal punto di vista della sicurezza tecnica e strutturale - rassicura Pietro Ciucci, ad della Stretto di Messina - Il progetto definitivo approvato dalla società, come prescritto dalla Legislazione italiana sui Lavori Pubblici, individua compiutamente le opere da eseguire; il progetto esecutivo sarà redatto in conformità al progetto definitivo e determinerà in ogni dettaglio i lavori da realizzare. Nel corso della progettazione esecutiva saranno sviluppati e aggiornati quegli aspetti del progetto indicati dalla relazione del progettista e si terrà conto delle raccomandazioni espresse dal Comitato Scientifico nell'ambito del parere favorevole emesso sulla stessa. Si tratta di suggerimenti relativi ad aspetti di dettaglio, propri della progettazione esecutiva, che non riguardano in nessun modo la fattibilità dell'opera e non comporteranno significative variazioni progettuali.
"Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, si rammenta che è attualmente in corso l'iter di Valutazione di Impatto ambientale. La Società, con il supporto del Contraente Generale, sta predisponendo puntuale riscontro alle richieste di integrazione documentale presentate dalla Commissione Tecnica VIA/VAS del Mase. In merito alla richiesta di programmare i lavori in modo da anticipare la realizzazione delle opere accessorie e complementari, si conferma la massima disponibilità a proseguire nelle interlocuzioni già avviate con l'amministrazione comunale al fine di condividere nel dettaglio i tempi della cantierizzazione". Le ultime due righe sono dedicate alla crisi idrica. "L'approvvigionamento idrico dei cantieri - conclude Ciucci - sarà assicurato senza comportare alcun aggravio per la cittadinanza".
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