Entra nel vivo l’udienza preliminare per l’operazione antidroga “La Villetta” davanti alla gup Tiziana Leanza. La vicenda ha al centro una baracca che era destinata prevalentemente allo spaccio al rione di Fondo Fucile. Si tratta di un’indagine della Squadra mobile, coordinata dalla sostituta della Direzione distrettuale antimafia Antonella Fradà.
Sono undici gli imputati che sono comparsi ieri mattina davanti alla gup. Si tratta di: Placido Arena detto “Dino”, la compagna Valentina Fenghi, Gianluca Fenghi, Fabio Fenghi, Saverio Scudellà, Antonia Fenghi, detta “Cristina”, Esmeralda Giletto, Domenico D’Amico, Ester Caliri, Paolo Villari e Davide Loiacono.
Sono assistiti dagli avvocati Salvatore Silvestro, Andrea Calderone, Domenico Andrè e Fabrizio Ferraro
Ieri in due - Villari e Loiacono -, hanno scelto il rito ordinario, e la prossima udienza di trattazione è fissata per il 15 maggio. Altra udienza a parte, si terrà il 19 giugno, è stata fissata per la requisitoria del pm e la discussione dei difensori per la posizione della Caliri.
Tutti gli altri otto imputati hanno scelto il rito abbreviato, e la gup Leanza ha fissato la trattazione per il 28 giugno.
L’attività investigativa, che ha trovato la sua conclusione con un blitz nel dicembre 2023, trae origine da approfondimenti effettuati dalla Squadra mobile attraverso perquisizioni in alcuni locali e abitazioni dei rioni di Mangialupi, Villaggio Aldisio e Fondo Fucile. Gli agenti avevano portato alla luce e requisito droga, munizioni e un’arma. Al centro i componenti di un nucleo familiare, gli Arena-Fenghi, che avevano la disponibilità esclusiva dei luoghi in cui era nascosto il materiale sottoposto a sequestro.
Furono avviate indagini incentrate prevalentemente su servizi tecnici d’intercettazione e videosorveglianza sui componenti della famiglia. Sin da subito «le evidenze investigative hanno restituito chiari elementi circa l’esistenza di una compagine delinquenziale attiva nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, principalmente del tipo marijuana e cocaina nel rione di Fondo Fucile».
Il «capo promotore» Placido Arena, che nella gestione delle attività illecite si avvaleva della collaborazione della compagna Valentina Fenghi e di alcuni parenti. Il periodo preso in esame riguarda l’arco di tempo compreso tra il novembre 2019 e l’agosto 2020 (quindi in epoca Covid): furono riscontrate parecchie cessioni di sostanze stupefacenti, anche di rilevante quantità, e la gestione da parte del gruppo di una fittissima rete di spaccio al minuto.
Un esempio. Il 25 gennaio 2020, alle 19.25, Valentina Fenghi telefona al marito e gli chiede di portarle le scarpe: «Sei nel tuo mondo!... passa e prendimi le scarpe vaia, ciao!». Si tratta di «un riferimento chiaramente cifrato», tanto che Arena inizialmente non capisce: «Ma dove devo passare a prendere le scarpe?». Per gli investigatori, la droga «era terminata». Alle 19.46, Arena rincasa «con una busta di cellophane», senza alcun logo di un negozio di scarpe.
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