Quando dentro la buca delle lettere c’è una busta di colore verde, difficilmente si tratta di una buona notizia. All’interno c’è una multa, comminata dalla polizia municipale. E come sempre ci sono due opzioni: se si paga entro cinque giorni dalla notifica del verbale il costo è di 35,85 euro, se invece si paga dal sesto giorno in poi è di 48,45 euro. Peccato, però, che quando ci si reca presso una qualsiasi tabaccheria autorizzata per pagare, affrettandosi di farlo entro i famosi cinque giorni, il costo diventa di... 47,62 euro. E cioè quasi 12 euro in più di quanto previsto nel verbale, che si traduce in oltre il 30 per cento in più. Motivo? A quei 35,85 euro vanno aggiunti 2,50 euro di commissione, che vanno alla tabaccheria, e i 7,64 euro di costi di notifica (oltre Iva), che vanno a Poste Italiane.
Una beffa, prevista dalla legge (e comunicata anche sui bollettini stessi), che però non va proprio giù a diversi lettori, che segnalano come sia un controsenso il fatto che da una parte la multa viene decurtata del 30% per il pagamento entro cinque giorni e, dall’altra, quel 30% viene speso per altre ragioni. Il quesito, allora, è: c’è un modo per evitare questi costi aggiuntivi? La risposta è sì, ma è stata, ancora, poco pubblicizzata. Il Comune di Messina – ci spiega chi, nella polizia municipale oggi comandata da Giovanni Giardina, si occupa di questo – è uno dei quasi duemila enti italiani che hanno aderito alla piattaforma Send (Servizio Notifiche Digitali), realizzata e gestita da PagoPA Spa per semplificare la gestione delle comunicazioni a valore legale inviate dalla Pubblica amministrazione a cittadini e imprese. Notifiche riguardanti, ad esempio, esiti di pratiche amministrative, violazioni del codice della strada (come in questo caso), avvisi di accertamento di tributi o rimborsi e altro.
Tramite questo servizio, i cittadini possono ricevere e consultare le comunicazioni dal proprio indirizzo Pec, accedendo online al sito di Send tramite Spid o direttamente dall’app IO. E possono procedere al pagamento. Le notifiche? Via Pec (che però va registrata sul portale), senza quegli odiosi costi aggiuntivi, che peraltro in Sicilia sono i più bassi d’Italia isnieme a Campania, Basilicata e Puglia (si pensi che nelle Marche, compresa l’Iva, si superano i 10 euro, più commissioni).
Obiezione classica: ma il nonnino ultraottantenne, che ha poca dimestichezza persino col telecomando, come può destreggiarsi tra Pec, Spid e app? C’è la possibilità di delega: basta accedere una sola volta, con l’aiuto di qualcuno, e delegare un parente (l’altrettanto classico nipote) e dalle volte successive sarà quest’ultimo a gestire le varie notifiche del nonno, direttamente con le proprie credenziali.
Il Comune, peraltro, ha creato un servizio ulteriore, sempre nell’ottica della digitalizzazione: una pagina, sul sito istituzionale di Palazzo Zanca, dedicata proprio al pagamento delle multe, attraverso la quale si possono consultare gli eventuali verbali già esistenti, scaricare i relativi documenti (comprese le fotografie scattate dagli strumenti elettronici, come autovelox e scout) e, appunto, si può procedere ai pagamenti. Un passaggio che, sempre tramite PagoPa, si svolge in pochissimi minuti.
Del resto questa amministrazione sta puntando parecchio sulla digitalizzazione e quello delle multe è solo una componente. Alla fine dello scorso anno l’assessore al ramo, Roberto Cicala, aveva presentato lo sportello tributario online, una sorta di “archivio” personale della propria situazione relativa a tributi e imposte comunali, attraverso il quale poter anche effettuare pagamenti (da quest’anno si potrà fare anche con la Tari, ad esempio).
Ma tornando alle multe, c’è anche qualche nota dolente, sempre a proposito di segnalazioni. Più di un lettore denuncia di aver ricevuto multe per sosta vietata rilevata tramite Scout, quindi sistema automatico, pur con il conducente a bordo. Contrariamente a quanto previsto dal Codice della Strada. «Sono errori che possono capitare – risponde il comandante Giardina – e che è giusto segnalare. Anzi, invito i cittadini a venire qui al Comando per esporre questo tipo di situazioni, perché questo, lo voglio sottolineare, sarà sempre una casa di vetro, aperto a tutti». Errori da evitare, effetti collaterali, però, di una sacrosanta e necessaria tolleranza zero.
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