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Messina, a Catarratti palazzine senza servizi. Di chi sono? Comune e Iacp si contendono la "non proprietà"

Un’intera zona al buio, con pali della pubblica illuminazione mai ripristinatìi. Una zona in cui lo spazzamento è inesistente e nella quale, già in passato, era già stato denunciato il problema delle passerelle di attraversamento del torrente pressoché inutilizzabili da chi ha problemi di deambulazione (dagli anziani ai disabili). La zona e il torrente sono quelli di Catarratti. E il caso è uno dei tanti in cui si creano vere e proprie terre di nessuno, nell’eterno limbo tra istituzioni, in questo caso Iacp e Comune. A fine febbraio dodici assegnatari di alloggi Iacp – tutti provenienti dallo sbaraccamento di Camaro San Paolo – scrivono all’Istituto, chiedendo ufficialmente «notizie in merito all’area dove ricadono gli alloggi, in quanto penalizzati dal Comune di Messina sia per quanto riguarda i servizi di spazzamento, ma soprattutto per la manutenzione dell’impianto di illuminazione delle due palazzine, al buio da anni con i soliti rimpalli di competenza tra Comune e Iacp». Una prima risposta viene data, in estrema sintesi, dopo meno di due settimane: è la direttrice generale dell’Iapc, Maria Grazia Giacobbe, a comunicare che «gli alloggi e l’area di servizio» di Catarratti «sono di proprietà comunale». Il Comune, però, ad una delegazione di abitanti (guidata dall’ex consigliere comunale Pippo Capurro) dice il contrario, evidenziando anche su una mappa che le particelle interessate sarebbero di proprietà dell’Iacp. A metà aprile, allora, arriva una risposta più articolata dall’Istituto: «Le palazzine G e H (quelle indicate dagli assegnatari, ndr) , così come le aree limitrofe, sono di proprietà del Comune di Messina e corte dei fabbricati, sempre di proprietà del Comune, giusto verbale di trasferimento del 31 dicembre 2018, così come certamente a conoscenza degli uffici comunali e di facile verifica presso l’Agenzia del Territorio». Eppure quel limbo resta tale.

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