Tutto da rifare per l’affidamento di attività specialistiche chirurgiche ed ambulatoriali negli ospedali di Sant’Agata Militello e Mistretta.
Conclusa con esito negativo la verifica delle istanze di manifestazione d’interesse di aziende ed enti del servizio sanitario regionale, svolta dall’apposita commissione dell’Asp di Messina composta dai dirigenti medici Marcello Prantera e Francesco Cartesio, da Giancarlo Quattrone, dirigente del coordinamento di staff della direzione generale, Angelo Costa, dirigente dell’ufficio provveditorato e Giulia Pulejo, dirigente degli affari generali.
Rilevata la non congruità della proposta della Fondazione “Giglio” di Cefalù, la cui istanza è risultata incompleta poiché riferita soltanto alle attività da svolgere al “Santissimo Salvatore” di Mistretta, mentre il bando era unico con i servizi a Sant’Agata Militello.
Una seconda istanza, da parte di un’azienda privata accreditata, era stata invece esclusa per carenza dei requisiti.
Il nulla di fatto comporta, almeno per il momento, l’archiviazione della procedura, cui si era giunti dopo lungo confronto e le note contrapposizioni sindacali sulla precedente convenzione con la stessa “Giglio”.
«Abbiamo già chiesto il via libera all’assessorato regionale alla Salute per un nuovo avviso pubblico, ampliando la platea dei destinatari questa volta anche agli enti del Servizio sanitario nazionale e non solo regionale, mantenendo sostanzialmente l’impianto del bando precedente», spiega alla “Gazzetta del Sud” il direttore generale dell’Asp Giuseppe Cuccì.
«In tempi brevissimi – aggiunge Cuccì – contiamo di riavviare l’iter, confidando anche che l’allargamento a livello nazionale possa aumentare le possibilità e dare una risposta ancora più ampia».
Al vaglio c’è quindi pure l’ipotesi di uno spacchettamento in due lotti del bando che, come è noto, per Sant’Agata Militello prevede Ortopedia e traumatologia con emergenza urgenza sette giorni h24, ambulatorio di Ostetricia e ginecologia, Cardiologia con elettrofisiologia ed integrazione degli anestesisti, mentre a Mistretta urologia in week surgery, Chirurgia generale ed Oculistica con i trattamenti di cataratta.
«Invitiamo ad attivare nel più breve tempo possibile la procedura per un nuovo bando, modificando le condizioni ovvero con altri mezzi atti a potenziare i reparti e garantire i servizi essenziali, con particolare riferimento alle emergenze-urgenze», ha scritto il sindaco santagatese Bruno Mancuso come capofila del distretto sanitario 31, auspicando «l’immediata assegnazione di un congruo numero di medici di recente assunzione al fine di sopperire all'attuale carenza, atteso il bacino di utenza e l’elevato bisogno di assistenza sanitaria».
Sollecitazione, quest’ultima, che, secondo quanto riferito dalla deputata Bernardette Grasso a seguito delle interlocuzioni coi vertici regionali, avrebbe già trovato riscontro con la disposizione per destinare cinque medici all’ospedale santagatese, in particolare due cardiologi, due chirurghi ed un ortopedico.
«Preoccupazione per il rischio d’interruzione dei servizi che, oggi, costituiscono attività essenziale per la sopravvivenza dell’ospedale», viene invece espressa dal primo cittadino di Mistretta, Tatà Sanzarello, e dai colleghi sindaci del distretto 29, con l’imminente cessazione del rapporto col “Giglio” la cui ultima proroga è in scadenza il prossimo 30 aprile. Ribadito l’invito a «estendere le prestazioni anche in Ortopedia, Chirurgia ed Otorinolaringoiatria per limare liste d’attesa e peregrinazioni dei pazienti», auspicando inoltre «la definizione del rapporto con la Fondazione Maugeri (anche questa in scadenza il 30 aprile per la Neuroriabilitazione intensiva con gara due volte deserta, ndc) estendendo anche alla riabilitazione cardiorespiratoria».
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