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Caso eclatante di "buona giustizia" a Messina: restituita dignità a un disabile

Grazie agli avvocati Georgia Campo e Antonio Romano

Gli avvocati Georgia Campo e Antonio Romano

Una storia a lieto fine per un uomo messinese affetto da disabilità che, dopo una lunga trafila giudiziaria, ha potuto accedere al mondo del lavoro. La storia ha dell’incredibile, considerando che in prima battuta il soggetto in questione era stato condannato ingiustamente al pagamento di ingenti somme processuali, dopo che gli era stato negato irragionevolmente il diritto all’assunzione, pur avendo superato positivamente tutto l’iter selettivo.
Il caso è iniziato nel settembre del 2023 ed è stato seguito dagli Avvocati Georgia Campo e Antonio Romano che, dal loro studio di Messina sul Viale della Libertà n. 277, hanno condotto una serrata schermaglia legale dinanzi alla Sezione Lavoro del Tribunale di Messina, riuscendo a ribaltare l’esito della sentenza in seconda fase di giudizio, considerando che la prima fase si era conclusa nel novembre 2023 con un rigetto notevolmente gravoso per l’uomo affetto da disabilità.

Osservando attentamente la vicenda in questione appare evidente la tentata violazione delle normative vigenti in materia di inserimento dei soggetti disabili e delle linee guida preposte, disattesi i programmi normativi statali ed europei. Proprio in materia di collocamento rivolto ai disabili, il Centro per l’Impiego di Messina aveva stipulato una Convenzione con il Policlinico “Gaetano Martino” ai sensi della Legge n. 68/1999. Quest’ultimo aveva quindi avviato le prove di selezione per nuove assunzioni all’interno dell’azienda sanitaria.
Allo stesso Centro per l’Impiego si era rivolto il protagonista di questa storia.
Considerando che il soggetto disabile risultava professionalmente qualificato al ruolo di operatore centro elaborazione dati (uno dei ruoli tecnici previsti dal bando), era stato chiamato dallo stesso Centro per l’Impiego e avviato alle prove selettive superandole brillantemente, qualificandosi quindi pienamente idoneo allo svolgimento dell’attività.
Fin qui tutto bene, se non fosse che proprio in questa fase lo stesso Ente comunicò al candidato un provvedimento atto a negare inspiegabilmente l’inserimento nel lavoro, facendo leva su presunte incompatibilità fisiche incompatibili all’attività da svolgere. Un’azione incomprensibile, per l’appunto, considerando il pieno superamento di tutte le prove, nonché le qualifiche già in essere del candidato.

Il caso quindi arriva nelle sedi giudiziarie del Tribunale di Messina ad opera degli Avvocati Georgia Campo e Antonio Romano ma la prima fase si conclude il 29 novembre 2023 con un rigetto a discapito del soggetto disabile. Il tribunale nega il diritto di assunzione e contestualmente lo condanna al pagamento di ingenti spese processuali, spese insostenibili considerando che il soggetto disabile percepiva soltanto un assegno di invalidità civile.
«Non abbiamo mai smesso di credere nella giustizia. La battuta d’arresto, in realtà, ci ha motivato ulteriormente per restituire dignità sociale e umana al nostro cliente. Il lavoro nobilità l’uomo, una frase di Charles Darwin, ma come sappiamo la dignità del lavoro è uno dei cardini della nostra Costituzione: tutti abbiamo il dovere e il diritto di svolgere un’attività lavorativa in considerazione di scelte e possibilità precise, per un sano progresso sociale individuale e collettivo» fanno sapere gli Avv.ti Campo e Romano.
Il ribaltamento, come è stato annunciato, arriva nella seconda fase del percorso giudiziario terminato nel marzo 2024, a seguito di una serrata e intensa battaglia legale condotta dagli Avv.ti Georgia Campo ed Antonio Romano, contro l’Avvocatura Distrettuale dello Stato per l’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro ed i difensori del Policlinico di Messina. Finalmente, dopo mesi di afflizioni e ingiustizie, arriva la bella notizia. Il caso infatti si è concluso con il provvedimento di accoglimento totale emesso dal Tribunale di Messina in composizione Collegiale.
La bella notizia riguarda sicuramente la vita del soggetto disabile al quale, finalmente, è stato riconosciuto il diritto al lavoro con l’assunzione al Policlinico di Messina. Le spese giudiziarie, invece, sono pienamente ricadute sull’Assessorato Regionale a causa dell’illegittima condotta del Centro per l’Impiego messinese che, come è stato sottolineato, oltre a danneggiare un soggetto disabile e idoneo al lavoro, non ha tenuto conto dei programmi normativi statali ed europei in tema disabilità, violando notevolmente la normativa e le linee guida preposte all’inserimento delle persone fragili nella società del lavoro.

La precisazione

Con riferimento all’articolo pubblicato ieri “Disabile conquista il diritto al lavoro”, sono lieto di replicare al presunto paradosso della vicenda. Consapevole dell’esistenza di un problema rilevante nella sfera lavorativa dei disabili iscritti al collocamento mirato, "questo Ufficio provvede a garantire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, fino al conseguimento dell’obiettivo che è e rimane l'occupazione. La materia è stata innovata con l'emanazione delle "Linee di indirizzo regionale per la gestione uniforme del collocamento mirato" e, pertanto, già dall'aprile del 2022 è stata disposta la soppressione delle graduatorie uniche provinciali sostituite da graduatorie provinciali specifche per ogni singola offerta di lavoro. I soggetti interessati presentano la propria candidatura online e vengono regolarmente redatte graduatorie provvisorie e definitive con cadenza mensile. L'approvazione delle graduatorie è soggetta alla valutazione vincolante del Comitato provinciale per il sostegno dei disabili, un organo esterno ed autonomo, previsto in normativa, che non è soltanto una formale commissione bensi più propriamente un organismo in cui collaborano la componente sociale (associazioni dei disabili) e sanitaria (medici) per definire i percorsi atti a inserire le persone disabili nel mondo del lavoro, raffrontando le residue capacità l avorative certificate dall’INPS e le tipologie di attività cui potranno esser avviati i lavoratori senza correre rischi per la loro salute. Nel caso di cronaca, è stato proprio il Comitato a ravvisare il pericolo per la salute del disabile nel ruolo in cui questo Ufficio lo aveva selezionato, estraendo il suo nominativo dall’ex graduatoria provinciale dell’anno 2019. ll passaggio successivo, le prove selettive, avevano sancito la sua abilità professionale, ma il percorso di inserimento lavorativo - e seolo nel campo del collocamento mirato - prevedeva anche il parere che è stabilito per la legtge a tutela del disabile. E tale parere non deve essere stato peregrino, tant’è che la prima sentenza del Tribunale aveva ravvisato un’oggettiva realtà di rischio. Tuttavia, in ottemperanza della nuova sentenza, già oggi le procedure procedure sono state immediatamente espletate, avendo deciso - visto lo strenuo attaccamento al lavoro manifestato dall'interessato - di non presentare più ricorso prolungando i tempi dell'avviamento. Così, sul sito ufficiale è stata pubblicata la graduatoria definitiva che, pur riconoscendo il diritto al lavoro di altri disabili, li esclude a seguito di questa sentenza".

Giacomo De Francesco, dirigente del Centro per l'impiego di Messina

 

 

 

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