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Patti, due medici a giudizio per la morte di un sedicenne

Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, su richiesta del pm Antonietta Ardizzone, ha disposto il rinvio a giudizio per l'udienza del prossimo 1 luglio di due medici in servizio al Pronto soccorso dell’Ospedale di Patti, per i quali la pubblica accusa ipotizza il reato di “Responsabilità colposa per morte in ambito sanitario” di uno studente di 16 anni, Fabio Di Bella, di S. Piero Patti, affetto da una patologia al fegato e deceduto per il ritardato trasferimento all'Ismett di Palermo.
A giudizio sono stati rinviati i medici di guardia che si sono succeduti nei turni del Pronto soccorso. Si tratta di Domenico Panacea, 55 anni, difeso dall’avv. Luigi Mobilia, e di Maria Elisa Pacilè, 46 anni, difesa dall’ avv. Salvatore Giannone.
Lo stesso giudice ha invece prosciolto con la formula più ampia per non aver commesso il fatto, la dottoressa Manuela Aglio, 45 anni, difesa dall'avv. Sebastiano Campanella.
Ai due medici rinviati a giudizio la Procura di Patti contesta che con “condotte causali autonome ed indipendenti, cagionavano per colpa consistita in negligenza la morte di Fabio Di Bella, di anni 16, omettendo di disporne l’immediato trasferimento presso una struttura specializzata nella patologia di cui soffriva il giovane”.
In particolare il dott. Domenico Panacea, in servizio al Pronto soccorso dell'Ospedale di Patti nel turno 8-14 del 25 gennaio 2023, dopo aver preso in cura, in data 25 gennaio 2023, alle 8,53, Fabio Di Bella lo dimetteva, alle 14,33 dello giorno, omettendo di procedere al suo ricovero al fine di garantirne una buona osservazione clinico - assistenziale, ed omettendo di disporne il tempestivo trasferimento presso una struttura specializzata, nonostante dagli esami diagnostici eseguiti fossero emersi sintomi che poi hanno portato al decesso del giovane avvenuto il 27 gennaio 2023 per arresto cardiocircolatorio da insufficienza multiorgano”.

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